Tragedia in Nigeria dove un jet militare che dava la caccia ad un gruppo jihadista, ha sbagliato bersaglio, colpendo un campo profughi provocando almeno 100 morti tra sfollati e civili. Tra le vittime anche Medici Senza Frontiere e volontari della Croce Rossa.
A confermare l’episodio diverse fonti locali e lo stesso esercito nigeriano. Il raid aereo è avvenuto in mattinata nella città di Rann, nell’area di Kala/Balge, zona teatro da anni di guerra e morte. In queste zone c’è uno scontro violento tra l’esercito nigeriano e i miliziani jihadisti di Boko Haram. In mezzo, teatro della guerra, la cittadina di Rann, che ha visto migliaia e migliaia di sfollati, rifugiarsi in zone prevalentemente sicure, come campi profughi.
Il bombardamento a tappeto era stato programmato proprio contro gli jihadisti Boko Haram, che di solito operano nelle zone a nord al confine con il Camerun, ma qualcosa è andato storto ed è stato raso al suolo il campo profughi della povera gente che fugge proprio dalle barbarie jihadiste.
Il generale dell’esercito nigeriano, Lucky Irabor spiega che si sta indagando su come sia stato possibile tale errore, avendo dato lui l’ordine di bombardare sulle zone occupate dagli jihadisti. Purtroppo, ancora una volta, un tragico errore umano, ha causato centinaia di vittime innocenti, un numero destinato ancora a salire visto i tanti dispersi.