Le ultime novità sul tema pensioni del 18 gennaio riguardano il pagamento dell’indebito da parte dell’INPS. Il caso è quello dell’Ente previdenziale che paga una pensione commettendo un errore. Se l’Ente che eroga le pensioni, commette qualche errore su quanto erogare, a meno che l’indebita prestazione sia dipesa dal dolo dell’interessato, non è tenuta al recupero dell’indebito. Lo ha affermato la sezione lavoro della Cassazione con una recente sentenza, la numero 482/2017.
La Cassazione sottolinea tra l’altro che “le pensioni possono essere in ogni momento rettificate dagli enti erogatori in caso di errore di qualsiasi natura commesso in sede di attribuzione o di erogazione della pensione, ma non si fa luogo al recupero delle somme corrisposte, salvo che l’indebita prestazione sia dovuta a dolo dell’interessato”.
L’onorevole Anna Giacobbe ha fatto una disamina su cosa di positivo ha fatto il Governo grazie alla legge di stabilità, dove ha lentamente eliminato la Riforma Fornero che aveva creato non pochi problemi ai pensionati. Inoltre la Giacobbe ha anche anticipato ciò che il governo farà (o almeno ha intenzione di fare) da qui al 2018, ovvero ci sarà l’eliminazione delle penalizzazioni per lavoratori precoci, che potranno andare in pensione con 41 anni di lavoro, a determinate condizioni.
Sul fronte pensioni anticipate e opzioni donna, potranno utilizzare l’opzione, 35 anni di contributi, 57 anni di età per dipendenti e 58 per autonome, calcolo totalmente contributivo, tutte le donne che hanno perfezionato i requisiti entro il 31 dicembre 2015.
Il 2017 dovrà essere quindi un anno di grande manovre sulle riforme pensioni, anche sugli esodati e sul cumulo gratuito. Due fattori che stanno molto a cuore ai pensionanti e che sperano che il governo possa fare un passo in avanti per venire incontro a chi ha bisogno di leggi importanti sulle pensioni.