Questa sera a Washington è andata in scena l’ultima conferenza stampa di Barak Obama come presidente degli Stati Uniti, che dopo 8 lunghi anni lascerà il passo al Repubblicano Donald Trump. Tanti sono stati i temi trattati da Obama, dal ringraziamento a chi lo ha sostenuto, alle scuse a chi non ha potuto aiutare e una buona fortuna al suo successore.
Ecco alcuni dei suoi passaggi principali della conferenza stampa: “Ringrazio tutti coloro che in questi lunghi 8 anni mi sono stati vicini, hanno lavorato con me e mi hanno sostenuto e assieme a me hanno contribuito a rendere gli Stati Uniti un posto migliore. Abbiamo lavorato bene, abbiamo avuto tanti problemi da risolvere, ma siamo sempre usciti a testa alta dalle difficoltà. Ringrazio molto i giornalisti, che con me hanno viaggiato molto in questi anni. Le critiche non sono mancate ma sono sempre state costruttive e con tanti fondamenti. Gli americani e la democrazia hanno bisogno della stampa. Continuate con la stessa tenacia”.
Lo stesso Obama che non si è potuto non soffermare sul terrorismo: “Abbiamo intrapreso una lunga e dura lotta al terrorismo, dobbiamo continuare su questa strada, lottare contro il male e garantire ordine e positività al mondo intero. Auguro al mio successore di poter continuare questa battaglia e aiutare il mondo intero a sconfiggere questa piaga devastante. Ci sono molte persone che tramano contro di noi, che vogliono colpire il nostro sistema finanziario e compiere atti di terrorismo”.
Il presidente uscente degli Usa ha poi dato uno sguardo di insieme dei rapporti sempre più tesi con la Russia: “Rapporti tesi con la Russia? Nascono spesso delle divergenze tra Paesi ma l’importante è uscirne tranquillamente. Uno delle priorità degli Stati Uniti è avere ottimi rapporti internazionali, con la Russia, la Cina, il Giappone, gli Stati Europei, con tutti. Non mi è piaciuto della Russia l’atteggiamento avuto con l’Ucraina e lì mi sono fatto sentire. Un grande Paese industrializzato non deve fare il bullo con Paesi più piccoli”.
Quindi il passaggio di consegne a Trump che porta anche alcuni consigli per il successore: “Venerdì il passaggio di consegne con Trump. Sembra incredibile siano passati 8 anni. Con lui c’è un rapporto cordiale anche se appartiene al gruppo politico opposto al mio, ma l’importante è fare il meglio per gli Stati Uniti. Gli ho offerto molti consigli sia di politica interna che di politica estera e sembrava interessato nell’ascoltarmi. Ovviamente poi lui si farà le sue idee e le sue manovre governative. L’unico consiglio che spero segua è che si faccia guidare da tanti consiglieri così come ho fatto io. Non si può governare un Paese come gli Stati Uniti da solo, per fare il Presidente c’è bisogno di un aiuto di gente fidata che sappia dirigerti”.
Infine svela cosa farà da sabato in poi: “Cosa farò all’addio alla Casa Bianca? Scriverò un libro, ma sicuramente la prima cosa che faremo io e mia moglie sarà una vacanza lunga e meritata, che mi rilassi e che mi allontani per un po’ dai problemi di tutti. Ormai c’è chi dovrà farlo al posto mio”.