In tema riforma pensioni, le novità del 24 gennaio 2017 riguardano le anticipate, l’Ape, le buste arancioni e le usuranti. Tanta materia da vagliare e da capire nello specifico.
Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ieri durante il convegno Tuttopensioni, un evento organizzato da Il Sole 24 Ore ha parlato di ciò che il governo intende fare per rinnovare il quadro delle riforme pensioni. Durante il convegno, Boeri ha parlato di continuare la campagna informativa “La mia pensione”, con l’invio della busta arancione alle persone interessate. Poi si è parlato di Ape e pensioni anticipate, e della Rita. Ovviamente, i commenti a riguardo sulle sue parole non sono tardati ad arrivare, con i sindacati a contestare le sue parole, sia verbalmente che con una lettera aperta al governo.
Il segretario generale della Cisl, Maurizio Petriccioli, ha dichiarato che la busta arancione può essere un efficace strumento, solo a condizione che sia resa pienamente esigibile per tutti i lavoratori, non solo per quelli per cui fa più comodo, mentre per quanto riguarda l’Ape e le pensioni anticipate, Petriccioli ha parlato positivamente, affermando che il governo ha lavorato con positività e che sotto alcuni aspetti si è mosso in maniera positiva.
Invece un pò più duro il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. Proietti ha affermato che Boeri non si rende conto dell’effettiva situazione che coinvolge i pensionati italiani, che alcune sue affermazioni sono false e che non può effettivamente affermare cose non vere. La via da seguire è esattamente il contrario di quanto indica Boeri, ha concluso Proietti.
Ovviamente anche la Cgil ha fatto sentire la propria voce, con il segretario Ghiselli, che ha affermato come Boeri spesso parli di cose inventate e non veritiere. “Le dichiarazioni di Boeri sulle misure pensionistiche contenute nella legge di bilancio sono sconcertanti”, ha aggiunto. Ghiselli ha invitato il Governo a intervenire su leggi importanti che a tutt’oggi sono rimaste nel dimenticatoio. Poi ha concluso così: ”Il sindacato ha di recente sollecitato il presidente del Consiglio e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali a riprendere il confronto su quel tema e ci auguriamo che questo possa avvenire al più presto e che si diano risposte certe a chi oggi, con la legge Fornero, queste risposte ancora non le ha”.