Ritorna dopo un lungo periodo di stallo Simona Ventura, la regina della televisione anni ’90-’00, con un nuovo format dal titolo “Selfie – Le cose cambiano“. Il programma, in onda da Lunedì 21 Novembre in prima serata su Canale 5, è prodotto dalla “Fascino”, società di proprietà di Maria De Filippi, e rappresenta una specie di remake de “Il brutto anatroccolo”, trasmissione condotta una quindicina di anni fa da Amanda Lear.
In questo caso, i protagonisti non saranno soltanto persone comuni ma anche vip, che si cimenteranno nel ruolo di mental coach. Il ruolo principale del tutor sarà quello di seguire, motivare e consigliare tutti coloro che vorranno migliorare la propria forma fisica o il loro look, cercando di ridare autostima e sicurezza a persone che hanno perso la fiducia in se stessi.
Tra i mentori di questa prima stagione troviamo: il ballerino Stefano De Martino, il modello Mariano Di Vaio, il pallavolista Ivan Zaytsev, la cantante lirica Katia Ricciarelli, la coreografa Alessandra Celentano ed il cuoco Simone Rugiati. I giurati, chiamati a giudicare ogni singolo percorso dei protagonisti, saranno invece: l’opinionista Tina Cipollari, lo schermidore Aldo Montano, la marchesa Daniela Del Secco D’Aragona, lo youtuber Yuri Gordon e la Bonas di “Avanti un altro” Paola Caruso.
“Non pensavo di vivere emozioni così forti e profonde – racconta la padrona di casa Simona Ventura – questo programma è una sorta di seduta collettiva che sta cambiando ognuno di noi. E’ la prima volta che lavoro con le persone ‘comuni’ ed è una grande soddisfazione: fai del bene a chi lo merita. Dopo trent’anni di carriera non avrei potuto desiderare niente di meglio. Aiutiamo le persone che ci mandano video-selfie denunciando le loro difficoltà, fobie, insicurezze. Dietro chi chiede di rifarsi il seno o di cambiare un difetto fisico, c’è spesso la storia difficile di una persona che non si accetta o non ha le possibilità economiche per cambiare. Con l’aiuto di psicologi, chirurghi di altissimo livello cerchiamo di trattare anche fobie e patologie psicofisiche. Ma ci saranno anche storie divertenti. Il bello è uscire dallo studio sapendo di aver fatto qualcosa di tangibile per gli altri, specialmente quando, come me, hai avuto tutto dalla vita, in termini di soddisfazioni, lavoro, sentimenti”.