Attentato terroristico a Mogadiscio, in Somalia, dove un autobomba si è schaintata contro un hotel. L’Isis rivendica l’atto, anche se in modo indiretto.
Sono almeno 13 le persone morte nell’attacco terroristico a Mogadiscio, e una decina di feriti all’hotel Dayah. L’attacco è iniziato con l’esplosione di un’autobomba all’ingresso dell’hotel, dopo di che, i quattro assalitori, si sono mossi all’interno dell’albergo uccidendo le persone che vi alloggiavano, tra i quali, numerosi funzionari governativi e politici.
Come racconta uno dei sopravvissuti e testimone del fatto, gli aggressori buttavano giù le porte delle stanze fingendosi personale di soccorso e, dopo aver invitato le persone ad uscire dai nascondigli di fortuna, le uccidevano. Molti infatti i clienti dell’hotel che, sentendosi minacciati, hanno tentato di nascondersi sui letti, negli armadi. Molti altri sono saltati dalle finestre nel tentativo di avere salva la vita. Soltanto l’intervento delle forze speciali somale ha posto fine all’attacco. Le vittime totali sono 13, tra le quali figurano anche i 4 attentatori.
L’azione, voluta dall’Isis, non è stata rivendicata in modo diretto, ma annunciata nella radio somala Andalus (radio legata al gruppo terroristico al-Shabaab) che ha dato la notizia dell’attacco con le seguenti parole: “I nostri combattenti sono riusciti a fare irruzione nell’albergo”.