L’Aula della Camera oggi ha approvato il decreto di legge di abrogazione dei voucher, senza subire alcuna modifica. Il provvedimento voluto dal Senato per evitare il referendum abrogativo promosso dalla Cgil è stato approvato senza modifiche, infatti sono stati respinti tutti gli emendamenti al testo, e ora il dl entrerà in Senato per una seconda lettura.
ABOLIZIONE VOUCHER: I VOTI ALLA CAMERA
In aula ci sono stati ben 232 voti a favore, tra cui spiccano quelli di Sinistra Italiana e Mdp e i centristi di Ap che inizialmente avevano espresso la loro contrarietà, ma che in seguito hanno votato a favore grazie alle assicurazioni del Palazzo Chigi di proporre nuovi strumenti alternativi ai buoni. I voti contrari sono stati 52, tra i quali alcuni più rilevanti sono stati quelli Civici innovatori e Sc-Ala. Ci sono stati inoltre, 68 astenuti come ad esempio il Movimento 5 Stelle.
LE ALTRE MODIFICHE PRESENTI NEL DECRETO
Questo pomeriggio Alfano ha proposto l’abolizione del lavoro a chiamata per 400 giorni in 3 anni e un tipo di lavoro basato su quello dei mini-jobs tedeschi con contratto a tempo indeterminato e contratti a tempo ridotto per prestazioni specifiche, per una massimo di 70 giorni all’anno, del valore orario di 12 euro, contro i 10 dei voucher e bonus famiglie del valore di 7500 euro l’anno. La sinistra italiana, in particolare il deputato Giorgio Airaudo risponde a queste proposte: “Alfano vuole i mini-jobs come in Germania, ma non si può far rientrare dalla finestra ciò che il Parlamento sta cacciando. Ai mini-jobs, che la stessa Germania sta scartando, preferiamo il modello francese”