Agnello a Pasqua: Animalisti contro la tradizione

Michela Brambilla rivendica l’iniziativa per limitare la strage degli agnelli

Tutti gli anni, prima del giorno di Pasqua, viene riproposta la questione della carneficina degli agnelli, simbolo culturale della nostra tradizione religiosa.

Molti animalisti si sono mossi quest’anno per attivare le loro campagne a favore degli agnelli che in questo periodo subiscono una vera e propria mattanza; le loro rivendicazioni pongono degli interrogativi leciti o meno a seconda dei punti di vista:

“L’obiettivo è di spingere sempre più persone a scegliere di non mangiare prodotti di origine animale perché festeggiare con un menù senza crudeltà significa salvare la vita a tanti animali: il miglior modo per celebrare il rito della Pasqua”.

La disputa a Napoli

Ovviamente non tutti sono della stesso parere, e il caso di Napoli è un esempio lampante: la disputa pasquale ha visto l’opposizione tra il Comune e i commercianti che, per ordinanza dell’assessore, non hanno potuto esporre per alcuni giorni gli agnelli nelle vetrine. Roberta Gaeta così ha spiegato la sua decisione:

“Vedere oggi capretti e agnelli scuoiati fa male soprattutto ai bambini”

I commercianti, per tutelare i propri diritti e la loro tradizione, si sono rivolti al TAR, che alla fine ha dato loro ragione.

La reazione degli animalisti

Ma come si è detto, la questione non è solo economica o politica, bensì è soprattutto etica: proprio sulla questione morale si è espressa la Lega Antivivisezione, che a Pasqua propone una menù a ampia varietà vegana. Così commenta la situazione del pranzo pasquale Paola Segurini, responsabile LAV Area Scelta vegan:

Un menu che conferma, ancora una volta, come sia possibile conciliare gusto e sensibilità per gli animali: la cucina a base 100% vegetale è in grado di soddisfare il palato in qualunque occasione, anche grazie a eccellenti professionisti, come i nomi di FunnyVeg Academy che quest’anno hanno firmato il nostro menu ma attenzione! Non si tratta di una scelta elitaria, la cucina vegana infatti è pratica, semplice, e alla portata di tutti.

La proposta di Michela Vittoria Brambilla

Michela Brambilla, oltre ad essere una parlamentare, è presidente del Movimento Animalista, attivo nella difesa degli animali e sempre in prima linea nel dibattito sulla mattanze degli agnelli di Pasqua.

In questi giorni la parlamentare vegana ha rivendicato le proprie iniziative politiche-legislative che, secondo lei, potrebbero porre un freno alle stragi:

Ho presentato 37 proposte di legge. Tra queste c’è quella che vieta la macellazione di animali che non hanno raggiunto l’età adulta

La Brambilla, comunque, tende a non estremizzare le sue posizioni: i vegani non devono imporre il loro punto di vista etico parlando dal pulpito della loro coscienza.

Il compito delle associazioni animaliste deve essere quello di portare una vera informazione sul maltrattamento animale, poi spetta al singolo individuo la scelta etica di mangiare carne o meno, e decidere dove e come comprarla.