Alessandria, si suicida in carcere Antonio Marci accusato di pedofilia

Un uomo di 63 anni, Antonio Marci, si è tolto la vita nel carcere di Alessandria dopo che due giorni fa era stato arrestato con l’accusa di pedofilia.

L’uomo, un allenatore di una squadra giovanile, era stato arrestato dopo che una vittima lo aveva riconosciuto a distanza di 29 anni e lo aveva accusato di abusi. Immediatamente la polizia si è recata a casa del Marci e lo ha trovato in compagnia di un quattordicenne, arrestandolo immediatamente.

L’uomo si era giustificato dicendo che il ragazzo stava facendo un allenamento di riabilitazione individuale dopo un infortunio, ma le accuse verso di lui per pedofilia erano ormai chiare. Antonio Marci, nativo di un paese in Sardegna, viveva ad Alessandria da tanti anni per svolgere il lavoro di allenatore di una squadra giovanile. Il suo avvocato, dopo l’arresto, aveva più volte richiesto gli arresti domiciliari per tutelare l’incolumità dell’assistito, ma non si sarebbe mai aspettato un suicidio dell’uomo.

Antonio Marci si è tolto la vita asfissiandosi con una busta di plastica in faccia. Gli inquirenti hanno sequestrato a casa dell’uomo centinaia di videocassette che registrava durante gli abusi sessuali sui ragazzini, dando luce alla macabra scoperta di centinaia e centinaia di giovani abusati dall’uomo in questi anni. Evidentemente, l’uomo, non ha retto alla colpa dei gravi episodi di violenza minorile, decidendo di farla finita.

 

Scritto da Marco Costanza

Nato ad Avellino nel 1989, aspirante giornalista. Amo e seguo lo sport a 360° ma mi occupo anche di altri settori. Vanto uno stage a Sky Sport 24, un Master in Giornalismo e altre esperienze con testate giornalistiche importanti.