Il 13 aprile del 2002 è una data triste per la musica leggera italiana, che ha prematuramente perso una delle sue voci più pure. A quindici anni dalla scomparsa di Alex Baroni, il suo ricordo rimane vivo in tutti coloro che lo hanno conosciuto, amato ed ascoltato. Il cantante, che lo scorso dicembre avrebbe compiuto cinquant’anni, continua ad essere considerato ancora oggi uno degli artisti con maggior talento di sempre.
Nato a Milano il 22 dicembre del 1966, Alessandro Guido Baroni mostra sin da giovanissimo un’innata predisposizione per la musica. Dopo la laurea in chimica comincia ad esibirsi in numerosi locali della sua città, diventando ben presto corista di diversi artisti, come Rossana Casale, Francesco Baccini, Ivana Spagna ed Eros Ramazzotti, che gli produce il suo album d’esordio “Fuorimetrica” del 1994. Il successo arriva tre anni più tardi, quando debutta al Festival di Sanremo con la splendida “Cambiare”, dando sfoggio delle sue immense abilità vocali. Tra i suoi brani più belli, ricordiamo: “Ce la farò”, “Male che fa male”, “Scrivi qualcosa per me”, “La voce della luna”, “Sei tu o lei (quello che voglio)”, “Dimmi che ci sei”, “Onde”, “Dedicato a te”, “Signora fantasia”, “Pavimento liquido”, “Voci di notte”, “E il cielo mi prese con sè”, “La distanza di un amore” e “Ultimamente”.
Dopo essere stato in coma per venticinque giorni, a causa di un incidente stradale mentre guidava la sua moto, Alex Baroni si è spento nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Spirito di Roma. Oggi il suo talento manca incredibilmente all’intero panorama musicale italiano, ma resta d’esempio per le nuove generazioni.