Chi è Annabelle, la bambola maledetta dell’universo The Conjuring

Annabelle è l’inquietante quanto malefica bambola protagonista della saga The Conjuring a cui è stata dedicata una trilogia a sé stante

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Annabelle è l’inquietante quanto malefica bambola protagonista della saga The Conjuring a cui è stata dedicata una trilogia a sé stante, comprendente Annabelle (2014), Annabelle 2: Creation (2017) e Annabelle 3.

Dietro alla figura oscura della bambola più famosa dell’universo horror, c’è pero una storia realmente accaduta e che ha avuto come protagonisti propri.

Il caso Annabelle

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La vera Annabelle con Lorraine Warren

Come nasce il mito di Annabelle? Addentriamoci nel 1970, precisamente nel Connecticut. Una signora del posto comperò una vecchia bambola di pezza, una Raggedy Ann, in uno store specializzato di giocattoli, come regalo di compleanno per la figlia Donna, all’epoca studentessa al college e diplomata in infermieristica. La ragazza, che condivideva il suo piccolo appartamento con l’amica Anngie, decise di sistemare la bambola sul proprio letto.

I segni inquietanti di Annabelle

Passano pochi giorni, quando cominciano ad emergere delle stranezze nella bambola: infatti cambiava quotidianamente la propria posizione con tanto di testa inclinata, gambe accavallate, o addirittura coricata sulla pancia, o ancora in piedi, a braccia conserte, appoggiata a una sedia; fino a quando non fu ritrovata, per terra, in un’altra stanza. Quando Donna usciva, soleva lasciare la bambola sul sofà per poi ritrovarla, al rientro, nuovamente in camera da letto e con la porta chiusa.

Annabelle scriveva su carta da forno. La bambola era solita usare pastelli colorati per scrivere strani messaggi con una calligrafia infantile e i cui messaggi variavano da Help us (“aiutaci” o “aiutateci”), a Help Lou (“Aiuta Lou”). Un particolare balza all’occhio; Donna non usava mai carta da forno, per cui non riusciva a spiegarsi il fatto.

La situazione diventa più preoccupante quando le due ragazze rinvengono Annabelle sul letto con le mani e il vestitino pieno di macchie di sangue. Di fatto, si rivolsero a un esperto di paranormale, il quale raccontò loro la storia di Annabelle Higgins, una bambina morta all’età di sette anni, proprio nel terreno dove ora sorgeva il complesso di residence che ospitava l’appartamento di Donna e Anngie.

Lo spirito della bambina, spiegava il sensitivo, si trovava bene in compagnia delle ragazze e chiedeva loro il permesso di risiedere dentro la bambola per essere amata. Desiderio realizzato nell’immediato, dal momento che acconsentirono ad Annabelle di abitarvi.

Annabelle si rivela. Ma non era così tutto rose e fiore. Donne e Anngie avevano un amico di nome Lou, alquanto scettico sulla presenza dello spirito della bambina e non sopportava la vista della bambola, infatti aveva chiesto a Donna di sbarazzarsene.

Il primo acuto arriva una notte quando, ospite a casa delle ragazze, Lou si svegliò in preda al panico per scorgere, nel buio completo, Annabelle ai piedi del letto, che saliva pian piano lungo le sue gambe, per piazzarsi sul torace tentando di soffocarlo. Episodio che non destò alcuna paura nella ragazza la quale, di fatto, non si liberò della bambola.

L’episodio più grave avvenne qualche giorno dopo, durante i preparativi per una gita, con protagonista ancora una volta Lou il quale, trovandosi in casa per esaminare le cartine stradali, udì forti rumori provenire dalla camera di Donna, come se qualcuno stesse rovistando nell’appartamento. A rumori cessati, il ragazzo entrò nella stanza trovando tutto in ordine, ad eccezione della bambola, scaraventata in un angolo. Fu in quel momento che avvertì una presenza alle spalle, che lo afferrò per il torace e lo ferì, lasciandogli sette tagli sul petto, tre verticali e quattro orizzontali, che a suo dire bruciavano. Tagli che guarirono completamente nel giro di due giorni.

L’incontro coi Warren. Dopo il grave fatto, Donna capì che lo spirito di Annabelle fosse un’entità negativa e alquanto pericolosa. Per tale motivo si rivolse a Padre Hegan, della chiesa locale, che a sua volta pregò Padre Cooke di mettersi in contatto con Ed e Lorraine Warren, noti investigatori esperti del paranormale.

Ed era uno dei sette demonologi riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa cattolica su suolo americano, il solo laico; lei, Lorraine, all’inizio scettica verso la possibile esistenza di fenomeni sovrannaturali, poi scopertasi sensitiva, in grado di vedere presenze ultraterrene.

Interessati al caso, i coniugi Warren conclusero che la bambola era semplicemente manipolata da un’entità maligna, il cui fine ultimo era ingannare le giovani in modo tale da essere riconosciuto, accettato e, dopo aver indebolito la volontà delle ragazze tramite la paura suscitata dalle manifestazioni legate alla bambola, avere l’opportunità di possedere una persona. Pertanto, i Warren chiesero a Padre Cooke di recitare un esorcismo nell’appartamento e portarono con sé la bambola.

La bambola si manifesta ai Warren. Dopo aver sistemato Annabelle sul sedile posteriore dell’auto, i Warren ebbero modo di vedere la sua manifestazione mediante avarie continue al veicolo, influendo sui freni e sullo sterzo per mandarlo fuori strada. A dire di Ed Warren, fu necessario accostare, infilare la bambola in un sacco e cosparge con acqua santa, perché tutto finisse e potesse tornare a casa.

Giunti a casa nel Connecticut, Ed Warren sistemò la bambola nel suo studio, su una sedia. Nelle settimane seguenti, Annabelle venne vista levitare e ricadere, senza alcun rumore, e iniziò a muoversi in giro per la casa, facendosi trovare in stanze diverse. Quando i Warren rientravano, Annabelle si faceva trovare in cima alle scale, oppure seduta sulla sedia di Ed.

Incidenti legati ad Annabelle. Padre Jason Bradford, in visita ai Warren, parlò alla bambola sussurandole che era semplicemente una Raggedy Ann e non avrebbe potuto far male a nessuno. Quella sera stessa, di ritorno a casa, i freni della sua auto cedettero e fu coinvolto in un incidente quasi mortale dove però ne uscì miracolosamente illeso. Questo episodio spinse i Warren a costruire una teca all’interno della quale Annabelle si trova ancora oggi.

Un altro incidente si rivelò mortale per una coppia che prese in giro le abilità della bambola: l’uomo morì sul colpo, mentre la ragazza sopravvisse ma restò ricoverata in ospedale per un anno.

Annabelle vive ancora

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Tuttora la bambola risiede nella teca del museo dei Warren. Ogni due-tre mesi un prete si reca nella loro abitazione per benedire il luogo e scongiurare eventuali pericoli.

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.