Gravissimo attentato in Turchia, nella provincia di Kayseri. 13 morti e 48 feriti causati dall‘esplosione di un autobus vicino alla fermata dell’università di Erciyes.
Un autobus è esploso uccidendo 13 persone e lasciandone ferite altre 48, questa mattina, nella provincia di Kayseri in Turchia centrale. A bordo del mezzo c’erano dei civili, ma soprattutto dei militari della Brigata commando di Kayseri che avevano ricevuto una giornata di licenza. I morti, come confermano le fonti, sono tutti militari, mentre tra i feriti si conta anche qualche civile. Per fortuna, la zona universitaria era vuota, essendo il sabato una giornata povera di lezioni e quindi di studenti universitari in zona.
L’esplosione, avvenuta alle 8:45 locali, pare sia stata causata da un’autobomba parcheggiata alla fermata dell’autobus, in prossimità del campus universitario. Pare che l’autobomba sia stata fatta detonare da un attentatore suicida, questo è quanto comunicano il governatore locale, Suleyman Kamci e il vicepremier turco, Veysi Kaynak. Entrambi sono concordi col ritenere l’accaduto come un violento atto terroristico kamikaze, un atto che continua a sconvolgere la situazione degli stati esteri. Il vicepremier ha da subito fatto notare le varie similitudini con l’attentato allo stadio di Istambul, accaduto soltanto una settimana fa, il 10 dicembre 2016, e rivendicato come atto terroristico dai curdi del Tak.