Clemente Mastella, sindaco di Benevento, ha ricevuto un nuovo avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta sullo sversamento nei fiumi della zona. L’ex ministro e primo cittadino sannita si è detto amareggiato di questa nuova grana giudiziaria cadutagli addosso e si è detto pronto a lasciare il suo incarico.
Avviso di garanzia per la vicenda del depuratore
È da tempo che Benevento è nel mirino della magistratura a causa dell’assenza di un depuratore per le acque inquinate dei propri fiumi. Clemente Mastella, che, come detto, ha accolto con grande fastidio questa notizia, si è detto pronto alle dimissioni perché considera assurda l’accusa a lui rivolta di non aver risolto un problema che attanaglia quella terra da decenni. “Io sto qui da un anno e vorrei sapere quale sindaco, anche napoleonico, sarebbe riuscito a risolvere una questione aperta da trent’anni. La Procura mi vorrà spiegare cosa dovevo fare oltre a recuperare i fondi per il depuratore e avviare la procedura per la sua realizzazione. In queste condizioni diventa difficile operare. Una volta spiegate le ragioni all’opinione pubblica sarà la gente, eventualmente, a scegliersi un sindaco capace di fare tutto meglio e più in fretta di me“, sono queste le dure parole proferite questa mattina dal sindaco sannita nel corso di un incontro con rappresentanze sindacali su vertenze lavoro aperte sul territorio.
Ancora problemi per Clemente Mastella
Clemente Mastella è uno dei politici più discussi della cosiddetta Seconda Repubblica. La sua esperienza politica a livello nazionale si è conclusa con il Governo Prodi nel 2007, ma il beneventano è tornato a essere il suo regno in cui pochi riescono a contrastarlo. In questo momento a Palazzo Mosti, sede del Comune di Benevento, è in corso una riunione per capire il da farsi e c’è attesa per vedere se il primo cittadino farà realmente ciò che ha minacciato.