Befana Filastrocche per Bambini

Manca poco all’Epifania 2017, giorno che chiuderà ufficialmente le festività natalizie e che è tra i più attesi tra i bambini. Nell’immaginario collettivo, il 6 gennaio è la festa della Befana.

Secondo la tradizione, la Befana è un’anziana signora che vola su una vecchia scopa, per riempire di dolciumi le calze dei bambini buoni, o di carbone per chi non si è comportato bene. Moltissime le storie e le leggende popolari legate a questo personaggio, come anche diverse filastrocche. Di seguito le più celebri ed apprezzate dai più piccoli.

La Befana vien di Notte

“La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
col cappello alla romana,
viva viva la Befana!
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
e nessuno gliele ricuce,
la Befana é piena di brace.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
se ne fa un altro paio
con la penna e il calamaio.
La Befana vien di notte
e ha le scarpe tutte rotte,
se ne compra un altro paio
per venire il 6 gennaio.
La Befana vien di notte
e ha le scarpe tutte rotte,
porta cenere e carbone,
pei monelli e i cattivoni,
ma ai piccini savi e buoni
porta chicche e ricchi doni”

E’ arrivata la Befana

“E’ arrivata la Befana
coi balocchi pei bambini
rimboccata ha la sottana
ed è scesa nei camini.
Ha trovato scarponcini
e calzini trasparenti,
li ha riempiti con dolcini
per far bimbi assai contenti.
Ogni cosa ha poi lasciato
con sveltezza e cuor contento:
nessun bimbo s’è svegliato
proprio allora in quel momento.
Risalita nei camini
è scappata in grande fretta.
La sognavano i bambini,
quella povera vecchietta!”

Filastrocca della Befana

“Ecco arriva la Befana
pettinata alla moderna
ha una stella per lucerna
e la luna per cavai.
Uno stuolo di marziani
sopra un razzo caricati,
sono tutti affaccendati
i balocchi a preparar.
Hanno note lunghe lunghe
di bambini che son buoni:
sol per loro hanno doni
come premio di bontà”

Quando è l’ora della Befana

“Quando è l’ora, la Befana
alla scopa salta in groppa.
D’impazienza già trabocca:
l’alza su la tramontana,
fra le nuvole galoppa.
Ogni bimbo nel suo letto
fa l’ esame di coscienza:
maledice il capriccetto,
benedice l’ ubbidienza:
La mattina al primo raggio
si precipita al camino.
Un bel dono al bimbo saggio,
al cattivo un carboncino!”

Zitti zitti, presto a letto

“Zitti, zitti presto a letto
la Befana è qui sul tetto,
sta guardando dal camino
se già dorme ogni bambino,
se la calza è ben appesa,
se la luce è ancora accesa!
Quando scende, appena è sola,
svelti, svelti sotto alle lenzuola!
Li chiudete o no quegli occhi!
Se non siete buoni niente dolci né balocchi,
solo cenere e carbone!”

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Cara Befana

“Mi hanno detto, cara Befana,
che tu riempi la calza di lana,
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
da te ricevono ricchi doni.
Io buono sempre sono stato
ma un dono mai me lo hai portato.
Anche quest’anno nel calendario
tu passi proprio in perfetto orario,
ma ho paura, poveretto,
che tu viaggi in treno diretto;
un treno che salta tante stazioni
dove ci sono bimbi buoni.
Io questa lettera ti ho mandato
per farti prendere l’accellerato!
Oh cara Befana, prendi un trenino
che fermi a casa di ogni bambino,
che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti”

Voglio fare un regalo alla Befana

“La Befana, cara vecchietta,
va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
é così che poi succede
che la Befana…non si vede!
Ha fatto tardi tra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio  buon cuore
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto.
Un po’ di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!”

Filastrocca per la Befana

“Viene viene la Befana
da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato”

Scritto da Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica e spettatore interessato di tutto ciò che è intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.