Silvio Berlusconi ha parlato oggi in qualità di teste informato sui fatti al processo contro Emilio Fede e Lele Mora. Nel corso del dibattimento, il Cavaliere ha dichiarato che il prestito che elargì all’amico in difficoltà era un semplice atto di generosità visto che la società di Mora versava in cattive condizioni economiche.
Berlusconi prova a ricostruire come andò con Mora e Fede
Presente in aula per testimoniare dinnanzi alla corte, Silvio Berlusconi ha sottolineato la sua ormai veneranda età chiedendo al pm Fusco di parlare più forte: “Sono un vecchietto, deve avvicinarsi al microfono e parlare più forte”. Berlusconi prova a ricostruire come andò circa 7 anni quando procedette col prestito alla LM Management di Lele Mora, l’ex agente dei vip: “Ho ricostruito con il ragionier Spinelli e con i miei collaboratori che fu Fede, durante un cena in cui era presente anche Mora, a richiedermi la dazione del prestito e io poi incaricai Spinelli di precedere ad un prestito infruttifero”.
L’ex premier riteneva che il debito nei suoi confronti potesse essere rimesso, ma in seguito capì che non avrebbe più rivisto i soldi e si disinteressò della faccenda: “Mi era stata descritta, sia da Fede sia da Mora, una difficoltà delle aziende di Mora che con questo prestito sarebbe stata eliminata. Ho visto come sono andate le vicende e che le sue società erano fallite e ho ritenuto che non ci fosse più possibilità di riavere il prestito”.