Berlusconi Riabilitato: cosa cambierà nel Centro Destra?

La Legge Severino, nel 2013, aveva imposto il divieto a Berlusconi di candidarsi come leader del centro destra. Cosa cambierà adesso fra Lega e FI?

Governo Berlusconi Lega M5S

Oggi l’Italia attraversa una delle situazioni politiche più complesse dell’ultimo decennio, e Berlusconi, anche in questa delicatissima fase, sta giocando un ruolo fondamentale nella creazione di un Governo che stenta a venire alla luce. Da poche ora il nome del Cavaliere è stato riabilitato dalla Magistratura di Milano: se si tornasse al voto Berlusconi potrebbe essere candidabile come leader del Centro Destra.

Cosa potrebbe significare per la Lega e il M5S questo colpo di coda di Berlusconi: adesso il Cavaliere, dopo ben 5 anni, torna di nuovo candidabile e potrebbe sconvolgere i piani ancora troppo instabili dei due leader populisti – Salvini e Di Maio -, che da due mesi stanno mettendo in forte difficoltà la stabilità del Paese, sia a livello politico che a livello economico.

Ma facciamo un passo indietro: perché Berlusconi era incandidabile?

Nel 2013, l’ex leader di FI, era stato condannato nel processo sui diritti di Mediaset; a causa di questa condanna Berlusconi ha dovuto sottostare all’ostacolo rappresentato dalla Legge Severino approvata in Parlamento nel 2012. Così recita il testo di legge:

“Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190″

Questa legge ha impedito a Berlusconi di candidarsi come leader di FI per cinque anni: il partito da quel momento ha perso una grande fetta di elettorato che adesso, molto probabilmente, è stato conquistata dal leader leghista Matteo Salvini.

I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano hanno fatto cadere il divieto di candidabilità poiché i legali di Berlusconi hanno dimostrato che il loro accusato aveva adempiuto a tutte “le obbligazioni civili derivanti dal reato”. Dunque, cancellati gli effetti del reato con la riabilitazione, Berlusconi ha estinto le pene accessorie, fra le quali spiccava quella di incandidabilità a cariche elettive e di Governo.

Come ha reagito la Lega?

Il leader leghista ha accolto la notizia della candidabilità di Berlusconi in maniera apparentemente positiva. Salvini, nelle ultime ore, si è dichiarato felice per il leader di Forza Italia:

questa è una buona notizia per lui, ne sono davvero felice, e soprattutto è una buona notizia per la democrazia”

Anche se la reazione di Salvini è stata apparentemente positiva, questo nuovo colpo di scena di Berlusconi ha sorpreso tutti, e scatenerà ulteriori tensioni tra i pentastellati e leghisti, sempre sul filo del rasoio sulla questione del Governo d’Intesa.

Come ha reagito il M5S?

Il Movimento 5 Stelle non ha reagito benissimo alla notizia su Berlusconi: dopo le dichiarazioni di Mattarella sull’ipotetico Governo Tecnico Salvini e Di Maio si stavano avvicinando ad un accordo per formare un Governo di intesa, ma adesso la notizia della riabilitazione di Berlusconi potrebbe sconvolgere tutti i piani.

AGGIORNAMENTI SUL CONTRATTO DI GOVERNO

AGGIORNAMENTI SUL CONTRATTO DI GOVERNOAnche l’incontro di questa mattina è stato positivo: abbiamo fatto notevoli passi in avanti sul contratto di governo e abbiamo trovato ampie convergenze sui temi che stanno a cuore agli italiani: reddito di cittadinanza, flat tax, lotta al business dell’immigrazione, abolizione della legge Fornero, conflitto di interessi.Siamo davvero entrati nella Terza Repubblica, quella che mette al centro temi e proposte per i cittadini. Domani ci sarà un nuovo incontro, a Milano, per andare avanti con il lavoro sul contratto di Governo. Vi terrò aggiornati come sempre!

Gepostet von Luigi Di Maio am Freitag, 11. Mai 2018

Dalle ultime dichiarazioni sembra che ci sia ancora spazio per un Governo parlamentare tra Di Maio e Salvini, ma l’accordo per la nomina di un Premier ‘terzo’ è ancora lontana: adesso sui due leader è calata l’ombra del Cavaliere Berlusconi, tornato candidabile e riabilitato dalla Magistratura. La paura è che la Lega, a questo punto, perda un po’ di quella forza che aveva ricevuto in questi giorni trattando in solitaria con i 5S.

Cosa ne pensa la Meloni, leader di Fratelli d’Italia?

Le ultime dichiarazioni della Meloni sul leader pentastellato hanno messo in crisi il già labile rapporto tra Di Maio e Salvini. Secondo la leader di FdI Di Maio, in sede di colloquio privato, le avrebbe “chiesto sostegno ad una premiership sua o di un altro esponente del M5s”.

Questo colpo di scena ha creato ulteriore tensione fra le forze politiche in ballo per assumere il comando del Governo. Tale dichiarazione è stata seguita da un’altra altrettanto potente, relativa alla candidabilità del Cavaliere:

 “è un atto di giustizia che restituisce piena rappresentanza a milioni di elettori. Al presidente di FI le mie più sentite felicitazioni e quelle di FdI”.

Sembra che la Meloni, oltre a voler seminare zizzania fra Salvini e Di Maio, adesso più che mai sosterrà la linea berlusconiana anti-Di Maio.

Quali conseguenze?

La notizia della riabilitazione di Berlusconi è ancora troppo fresca per capire se avrà degli affetti negativi sulle trattative in atto tra Lega e 5S. La cosa certa è che questo colpo di scena è accaduto in un momento delicatissimo, in cui le parti in gioco dopo mesi di stallo hanno iniziato faticosamente a trattare.

Sembra una mossa psicologicamente destabilizzante; forse nel brave periodo non vedremo cambiamenti, ma il Cavaliere sta acquistando di nuovo potere e potrebbe far vacillare la Lega di Salvini, il partito che in questa trattativa sta rischiando molto più di tutti gli altri.