Il terzo lunedì di gennaio è, secondo una teoria dello psicologo britannico Cliff Arnald, il giorno già triste dell’anno. Cosa vuol dire e quale è il suo significato?
A rivelarlo un complesso studio matematico, fatto di equazioni e variabili, che ha portato ad ipotizzare nella data di oggi l’apice della malinconia. Buoni propositi per il nuovo anno, troppe spese pazze nel periodo natalizio, il meteo che non guasta mai… tutti fattori negativi che ci portano ad essere soggetti di forte stress che, spesso e volentieri, sfocia in tristezza. Un’analisi frutto delle ricerche scientifiche dell’Università gallese di Cardiff, resa celebre dalla società turistica Sky Travel, per incrementare il proprio fatturato, quindi, secondo alcuni, si tratterebbe solo di un’abile trovata pubblicitaria.
Ma il Blue Monday viene comunque “celebrato” annualmente, soprattutto nei Paesi di cultura anglosassone, come un giorno di riflessione ed introspezione. Oggi si può essere tristi, la malinconia fa parte del nostro dna e dell’animo umano, che fa necessariamente parte di ognuno di noi.
“Anche la tristezza è un’emozione – dichiara il presidente della Società italiana di psichiatria Claudio Mendaci – dunque viviamola come tale e questa giornata, in un certo senso, la rivaluta. E’ giusto accogliere in noi un arcobaleno di emozioni, incluse quelle blue, o tristi che siano, perché così potremo dare un corretto valore a tutte le altre. La giornata del Blue Monday potrebbe rappresentare anche un utile invito alla riflessione”. Che aggiungere se non un bel BUON GIORNO! Si, vabbè, si fa per dire.