La manovra di bilancio del governo italiano per il 2019 è stata bocciata dalla Commissione Europea al termine della riunione del colleggio dei commissari. La bocciatura, rilevano i commissari, sarebbe dovuta a un “non rispetto particolarmente grave delle regole di bilancio, in particolare delle raccomandazioni dell’Ecofin dello scorso 13 luglio“. Bruxelles ha anche annunciato l’apertura di una procedura d’inflazione per deficit e violazione della regola del debito.
Tale procedura diventerebbe effettiva il 22 gennaio e comporterebbe la richiesta di correzioni significative ai conti pubblici, quantificate in circa una ventina di miliardi già solo per il 2019.
Il motivo della bocciatura
“I piani di bilancio dell’Italia per il 2019 modificano in maniera sostanziale i fattori significativi analizzati dalla Commissione lo scorso maggio”, ha ribadito Bruxelles., rinvenendo tre ‘fattori rilevanti’ in considerazione della delicata situazione italiana.
Innanzitutto le “condizioni macroeconomiche“, riguardanti il rallentamento economico generalizzato, non “possono essere invocate per spiegare gli ampi divari dell’Italia rispetto al parametro di riduzione del debito, data una crescita del Pil nominale superiore al 2% dal 2016”.
In secondo luogo, si registra “il fatto che i piani del governo implicano un notevole passo indietro sulle passate riforme strutturali volte a stimolare la crescita, in particolare sulle riforme delle pensioni adottate in passato”.
Terzo, il “rischio di deviazione significativa dal percorso” di aggiustamento dei conti suggerito nel recente passato, vista la composizione della Manovra.
La posizione del governo italiano
Una bocciatura annunciata da parte del governo italiano che, tuttavia, ha espresso la volontà di non modificare la manovra, ma offrire una spiegazione degli obiettivi e dei parametri contenuti nella legge di Bilancio.
Pertanto il premier Giuseppe Conte esporrà questi dettagli al presidente dell’esecutivo Ue, Jean-Claude Juncker, nell’incontro previsto per sabato, “al di là dei numerini”. Perché, si ribadisce, “i nostri economisti la ritengono adeguata”. La spiegazione sarà contenuta in un dossier di “tante pagine e molto tecnico”.
Salvini: “È arrivata la lettera Ue? Aspettavo anche quella di Babbo Natale
Il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini ha commentato la bocciatura europea della manovra di bilancio:
“Ho sempre detto che, fatti salvi i principi guida su pensioni, reddito, lavoro, partite Iva, se si vuole mettere in manovra di più sugli investimenti io sono disponibile a ragionare con tutti.
Il debito – ha ricordato – è aumentato di 300 miliardi di euro in 5 anni in base a manovre a cui qualcuno batteva le mani. Se il Paese non cresce il debito sale, se il Paese cresce il debito scende”.
E sulla possibilità di un incontro con le alte cariche europee:
“Sono assolutamente disponibile a confrontarmi con Juncker, Moscovici o chiunque”.