Non si ferma la protesta degli studenti dell’Università di Bologna. Il nuovo capitolo della lotta tra i collettivi e il rettore Francesco Ubertini andrà in scena venerdì 10 febbraio alle 16, quando gli universitari si ritroveranno in piazza Verdi per – hanno annunciato – “liberare la zona universitaria”.
La decisione dei collettivi è arrivata dopo la folle serata di giovedì, caratterizzata dall’irruzione della polizia in assetto antisommossa nella biblioteca occupata al 36 di via Zamboni, la facoltà di Lettere e Filosofie. Quella stessa biblioteca si era trasformata in mattinata in uno spazio autogestito per volontà dei collettivi universitari che avevano così risposto alla decisione del rettore di far istallare all’ingresso dei tornelli perché – aveva accusato lo stesso Ubertini – “gli studenti non si sentono sicuri e non si sentono di frequentare la biblioteca”.
Proprio da lì era nata la rabbia degli universitari, che mercoledì avevano smontato i tornelli per poi riconsegnarli agli uffici del 36 in segno di sfida. Quindi, giovedì mattina – quando l’Università era stata nuovamente chiusa per volere del rettore -, i ragazzi avevano forzato le porte e occupato la biblioteca. In serata, però, nella struttura ha fatto irruzione la polizia, che – dopo scontri e tentativi di resistenza degli studenti – ha liberato la biblioteca, buttando in strada banchi, sedie e tutto quello che c’era all’interno. Alle cariche degli agenti, i ragazzi hanno risposto con un primo mini corteo tra via Petroni e piazza Verdi – dove si sono registrati altre cariche della polizia e lanci di oggetti dei manifestanti – e un secondo corteo più lungo tra i Viali e via Rizzoli.
La “battaglia”, nonostante verso le 21 sia tornata la calma – ma in zona via Zamboni restano gli schieramenti delle forze dell’ordine – non sembra comunque finita. Per venerdì è annunciata una nuova protesta degli studenti, decisi a “liberare la zona universitaria”.