Dopo le polemiche e la disperazione sull’incendio in Amazzonia, Bolsonaro parla all’ONU e ribadisce la sovranità brasiliana sulla foresta naturale, pur definendo le politiche statali totalmente “sostenibili”
Jair Bolsonaro, il presidente brasiliano, ribadisce all’Assemblea ONU inaugurata quest’oggi la sua personale posizione sulla questione Amazzonia. Il cosiddetto “polmone verde del mondo” è stato fortemente ridimensionato quest’estate dopo una serie di terribili incendi che ne hanno ridotto l’estensione. È diventato un caso mondiale, tanto da dover costringere Bolsonaro a correre ai ripari facendo intervenire l’esercito.
Tuttavia non si assiste a nessun cambio di passo e il famoso slogan “L’Amazzonia non è un bene dell’umanità” viene ancora una volta ribadito. Il Presidente, che ha preso la parola subito dopo Antonio Gutierres, ha così argomentato la sua netta posizione:
È un errore affermare che è patrimonio dell’umanità e un malinteso confermato dagli scienziati dire che le nostre foreste amazzoniche sono i polmoni del mondo
Bolsonaro contro i giornali e gli stati esteri, “attacco alla sovranità”
Dal podio di marmo sono partite anche violenti accuse contro i giornali che hanno ingigantito la situazione di quest’estate dicendo cose non vere. Infine, sono state attaccate anche le altre nazioni straniere: Bolsonaro ha insinuato che alla base dell’attenzione globale sull’Amazzonia ci sia un progetto colonialista.
Molti degli indigeni che vivono in Brasile puntano allo sviluppo, per poter essere liberati dalle catene (…) La mia amministrazione si è impegnata a uno sviluppo sostenibile del Paese, uno dei più ricchi di risorse naturali al mondo. L’Amazzonia è un patrimonio ma alcuni paesi invece di aiutarci a preservarlo, con spirito coloniale mettono in discussione la nostra sovranità. Attacchi sensazionalistici come quelli di quest’estate da gran parte dei media internazionale hanno sollevato la nostra suscettibilità. In ogni battaglia, inclusa quella per la protezione dell’Amazzonia deve prevalere il rispetto per la libertà e la sovranità di ognuno di noi
Bolsonaro, inoltre, indica la propria amministrazione come campione di sostenibilità, parlando degli incendi di quest’estate come un fenomeno comune e non straordinario.
Tuttavia gli ambientalisti la pensano diversamente: Greenpeace ha più volte denunciato un presunto disegno politico ed economico volto alla deforestazione per motivi di profitto e ha dichiarato che Bolsonaro è parte del problema e non della soluzione.