Il decreto “0-6” che lo regolamenta è ancora in esame presso le commissioni parlamentari competenti, ma arriverà a breve il buono asilo nido, con un importo massimo di 150 euro al mese e tariffe agevolate in base all’Isee per lavoratori dipendenti pubblici e privati. Le novità riguardano le famiglie con bambini fino a tre anni. Ecco come funzionerà.
L’obiettivo del decreto legislativo è fornire un contributo al pagamento delle rette mensili degli asili nidi al fine di incentivare l’occupazione femminile e permettere dunque alle donne, in particolar modo, di armonizzare vita lavorativa e familiare. Lo si fa istituendo un percorso di educazione e istruzione integrato che va dalla nascita fino ai sei anni. Il voucher viene versato direttamente dall’Inps all’asilo (che potrà essere pubblico o privato convenzionato) ed è completamente esentasse, sia per i lavoratori che per i datori.
C’è da specificare che il nuovo buono asilo nido si distingue ed inoltre non è cumulabile con i voucher baby sitter e nido istituiti con l’ultima Legge di Stabilità poiché trattasi, in quest’ultimo caso, di strumenti alternativi al periodo di congedo parentale. Ricordiamo che si tratta di buoni di 600 euro al mese erogati per i primi sei mesi di vita del bambino (tre mesi nel caso di lavoratrici autonome) se, appunto, la madre rientra subito a lavoro.