Riaperta ufficialmente, dopo quasi trent’anni, la caccia alle balene in Giappone. La pratica molto controversa, messa al bando da diversi governi nazionali, ritorna legale nel paese nipponico anche per motivi commerciali. Negli ultimi anni, infatti, erano concesse solo “mattanze” per motivi scientifici e di studio. Nella missione appena conclusa nell’Antartico erano state uccise 333 balene Minke, negli anni passati invece circa un migliaio di esemplari sono stati uccisi per lo stesso motivo.
La sentenza della Corte dell’Aja
Le baleniere giapponesi, inoltre, hanno sempre trovato strenua resistenza opposta dalle imbarcazioni degli ambientalisti di Sea Shephered. Una vittoria per gli ambientalisti è arrivata nel 2014 quando Austrialia e Nuova Zelanda portarono il caso davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja. In quel caso il Giappone fu condannato per non aver rispettato le convenzioni internazionali: le spedizioni scientifiche, in realtà, erano un escamotage per il commercio di balene.
Sulla scia di questa sentenza, lo scorso anno il Giappone decise di abbandonare la Commissione internazionale della caccia alle balene tra mille critiche. Secondo il governo di Tokyo, l’organismo aveva limiti troppo restrittivi e non permetteva una caccia etica e controllata.
I limiti di caccia per il 2019
Dopo tutti questi antefatti, quindi, oggi è arrivato l’annuncio: dopo trent’anni i balenieri potranno tornare alla caccia per motivi commerciali e il Ministero competente ha già emanato le quote da rispettare: 52 balene Minke, 150 balenottere di Bryde (detta anche di Eden) e 25 balenottere boreali fino alla fine del 2019. Unica limitazione riguarda l’area di pesca che dovrà essere limitata alle acque territoriali giapponesi.
Dietro questa decisione il forte pressing delle associazioni pescherie sul governo che vorrebbero reincentivare il consumo della carne di balena, fortemente ridimensionato in questi ultimi anni. Il ministro della Pesca ha infatti dichiarato:
Da oggi chiedo ai cacciatori di cacciare le balene in osservanza della quota e puntare a un ritorno di questa industria della caccia alla balena
La decisione è destinata a far discutere e far riflettere sulla caccia a questi animali che vivono in un precario habitat naturale.