Sequestro massiccio della D.I.A. stamattina che tra Napoli e la Svizzera ha sequestrato i ben dei fratelli Potenza, famiglia legata alla camorra. La Dia ha osto i sigilli a diversi beni dei fratelli, Bruno, Salvatore, Assunta Potenza, imprenditori che spesso erano in giro di affari con clan camorristi.
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE DI QUESTA MATTINA
L’operazione messa in atto è partita dopo diverse indagini ai danni dei tre fratelli che risultavano coinvolti in diversi giri di affari lucrosi, come giri di droga e appalti di case e appartamenti non a norma. Tutto ciò non solo in Campania e nel napoletano ma anche in Svizzera. In particolare, la DIA di Napoli ha fatto luce su giri di denaro sporco verso il territorio estero, in particolare in Svizzera, giro di denaro da parte dei fratelli su diversi conti correnti intestati a persone appartenenti al clan camorristico “Lo Russo”.
IL GIRO DI AFFARI DEI FRATELLI POTENZA
Un giro di denaro che ha consentito al maggiore dei fratelli Mario Potenza, di salire al vertice di una gang camorrista e infatti aveva anche l’appellativo, come si legge, di “o chiacchierone”. Un giro di denaro che in pochi anni aveva permesso ai fratelli Potenza di accumulare un patrimonio di diversi milioni di euro, denaro spesso reinvestito in attività non solo nel napoletano ma anche a Milano e in Svizzera.
La DIA stamane ha fatto chiudere tutte le attività legate alla famiglia in questione, tra cui il famoso locale “Donna Sophia” in pieno centro a Milano, oppure il noto ristorante “Villa delle Ninfe” a Pozzuoli ma anche diversi locali e saloni in Svizzera, a Zurigo. Un’operazione di circa 25 milioni di euro sequestrati.