Sono passati ben 35 anni dall’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa avvenuto il 3 settembre 1982 a Palermo. Quest’oggi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è tenuta una cerimonia di commemorazione. Mattarella ha deposto una corona d’alloro sotto la lapide in via Isidoro Carini che ricorda la strage di 35 anni fa avvenuta proprio lì. Presenti anche i figli del generale, il ministro dell’Interno Marco Minniti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il governatore della Sicilia Crocetta, il presidente del Senato Pietro Grasso, il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il presidente dell’assemblea regionale siciliana Rosario Ardizzone. Dopo la commemorazione di via Isidoro c’è stata anche una messa celebrata nella chiesa San Giacomo dei Militari all’interno della caserma intitolata proprio al generale Dalla Chiesa.
Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato uno degli uomini di maggiore caratura della storia repubblicana. Come anticipato, fu ucciso dalla mafia nella serata del 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo facente parte della sua scorta. Il generale Dalla Chiesa era stato inviato a Palermo nella veste di prefetto del capoluogo siciliano per combattere la mafia, ma in realtà fu ben presto lasciato solo dallo Stato in questa battaglia in cui cadde quel maledetto 3 settembre di 35 anni fa. Prima della missione a Palermo Dalla Chiesa, nel suo ruolo all’interno del Nucleo Speciale Antiterrorismo, era stato protagonista della lotta al terrorismo di matrice politica che in quegli anni insanguinava il Paese. Per l’omicidio del generale Dalla Chiesa furono condannati come mandanti i vertici dell’epoca di Cosa Nostra: Totò Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Michele Greco ed altri, mentre gli esecutori materiali del delitto risultarono essere Vincenzo Galtolo, Antonino Madonia, Francesco Paolo Anzelmo e Calogero Ganci. In realtà, come quasi tutti gli eventi di quella drammatica stagione della storia italiana, ci sono diverse zone d’ombra su quella vicenda e non è escluso che ci possano essere persone a livelli ben più alti di quelle condannate che avrebbero potuto desiderare la morte del generale Dalla Chiesa.
L’anniversario della morte di Carlo Alberto Dalla Chiesa
Come detto in apertura, la commemorazione di oggi ha visto la presenza di numerosissimi esponenti delle Istituzioni, ma tante sono state anche le polemiche per l’impedimento a partecipare di associazioni antimafia e di un gruppo di familiari di vittime di mafia tenuti dietro le transenne. Purtroppo si sa che, spesso, questi sono momenti utili solo alla perpetuazione di riti tanto formali quanto a volte inutili, pur riconoscendo la fondamentale importanza della memoria delle gesta e del pensiero di uomini come il generale Dalla Chiesa.