Caso Consip, Emiliano in Procura: interrogato come testimone

Michele Emiliano congresso Pd

E’ iniziato da poco l’interrogatorio di Michele Emilano in Procura per il caso Consip. Il governatore della Puglia e tra i candidati al prossimo Congresso del Partito Democratico è sentito come testimone.

CASO CONSIP, PERCHE’ EMILIANO E’ INTERROGATO?

Infatti Emiliano aveva svelato di aver ricevuto una richiesta di incontro dall’imprenditore Carlo Russo e di aver ricevuto anche rassicurazioni da Luca Lotti attuale ministro dello Sport e all’epoca sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Gli inquirenti che indagano sul caso Consip quindi vogliano accertare cosa sia effettivamente successo e quali fatti sono a conoscenza di Emiliano. Infatti tanto Russo che Lotti sono due personaggi chiave nel caso Consip perché sono indagati il primo, insieme al padre di Renzi Tiziano, per traffico di influenze, mentre il secondo per aver svelato agli indagati l’esistenza dell’inchiesta.

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CASO CONSIP, COSA AVEVA DETTO MICHELE EMILIANO?

Michele Emiliano quindi non risulta indagato nel caso Consip, ma avrebbe un ruolo determinante poiché potrebbe finalmente chiarire fatti che ancora sfuggono agli inquirenti. Ecco perché è stato chiamato all’interrogatorio da parte dei giudici. Lo stesso Emiliano che pochi giorni intervenendo in televisione a in “1/2 ora” di Lucia Annunziata aveva chiesto a un altro competitor alla corsa alla segretaria del Pd, il ministro Andrea orlando, di essere quanto più possibile al di sopra delle parti perché in potenziale conflitto di interesse. Lo stesso Emiliano che aveva anche ribadito: “Io non ho mai chiesto le dimissioni e non le chiedo ora. Ma quando ci sono situazioni di questo genere bisogna tutelare le istituzioni. E un ministro deve tutelare prima di tutto il paese”.