Cesare Battisti arrestato in Bolivia: le foto dell’arresto

Cesare Battisti era latitante dal dicembre 2018 dopo la revoca dello status di residente permanente in Brasile.

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Cesare Battisti è stato arrestato a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia. La cattura è avvenuto alle 17 (le 22 in Italia) di sabato 12 gennaio, quando una squadra dell’Interpol ha fermato il 64enne terrorista latitante dal dicembre 2018 dopo la revoca dello status di residente permanente in Brasile e l’ordine di estradizione del presidente Michel Temer. Camuffatosi per bene con tanto di barba finta, Battisti non ha opposto resistenza.

Dopo aver appreso la notizia dell’arresto di Battisti, gli uomini dell’Aise (Agenzia d’intelligence) e gli investigatori della Polizia sono partiti alla volta della Bolivia. L’atterraggio è previsto per il pomeriggio di oggi ma, secondo fonti governative, non è prevista una ripartenza immediata.

Questa la prima immagine di Cesare Battisti dopo il suo fermo in Bolivia. Spero che stavolta finalmente sia estradato in…

Gepostet von Enrico Mentana am Sonntag, 13. Januar 2019

Le indagini

Le indagini sono state condotte dagli uomini della Criminalpol e dell’Antiterrorismo, indirizzandoli verso la Bolivia, possibile escamotage di rifugio scelto da Battisti. Solo pochi giorni fa è arrivata la conferma da parte degli investigatori i quali, grazie alla collaborazione dei colleghi brasiliano e boliviani, è stato possibile effettuare l’arresto. Il terrorista pluri-omicida è stato condotto in un ufficio della boliviana e sono già state avviate le attività per l’esecuzione del procedimento di espulsione dal Paese.

Il tweet di Eduardo Bolsonaro

Attraverso un tweet rivolto al ministro dell’Interno Matteo Salvini, il deputato e figlio del presidente brasiliano Bolsonaro ha annunciato: “Il Brasile non è più terra di banditi. Matteo Salvini “il piccolo regalo” è in arrivo“.

Le reazioni politiche

L’arresto di Battisti ha suscitato la reazione di diversi personaggi politici, a partire proprio da Matteo Salvini che, postando sui social diverse foto del terrorista ha scritto:

L’assassino rosso Battisti ha il coraggio di sorridere anche nella foto della cattura…
Un infame, un delinquente, un vigliacco che merita di finire i suoi giorni in galera. Spero che questa volta non ci sia qualche cantante, politico o “intellettuale” che provi a difenderlo…
#èfinitalapacchia“.

L’assassino rosso Battisti ha il coraggio di sorridere anche nella foto della cattura…Un infame, un delinquente, un…

Gepostet von Matteo Salvini am Sonntag, 13. Januar 2019

Salvini ha poi ringraziato il lavoro svolto dagli uomini protagonisti della cattura: “Ringrazio per il grande lavoro le Forze dell’Ordine italiane e straniere, la Polizia, l’Interpol, l’Aise e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti”.

Non sono mancate le parole di apprezzamento nei confronti del presidente brasiliano Jair Bolsonaro: i due governi, rispettivamente italiano e brasiliano, afferma il vicepremier, sono protagonisti di un “mutato clima politico che, insieme a un positivo scenario internazionale dove l’Italia è tornata protagonista, hanno permesso questo successo atteso da anni, grazie alle autorità boliviane e alla collaborazione di altri paesi amici”. Entrato in carica a gennaio, Bolsonaro aveva manifestato la sua intenzione di far estradare Battisti in Italia.

Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, ha annunciato che il governo italiano farà di tutto per far sì che Battisti “arrivi in Italia per scontare la sua pena nel più breve tempo possibile. Ci stiamo muovendo ma per ora non posso anticipare nulla”. E non ha nascosto la propria soddisfazione: “La soddisfazione è veramente grande, c’è stato un lavoro incredibile fatto dalle forze italiane, da questa squadra speciale. Il mio primo pensiero va ai famigliari delle vittime di Battisti, oggi possiamo dire che giustizia è fatta”.

Gli fa eco Alberto Torreggiani, figlio del gioielliere ucciso nel 1979 dai Pac in una sparatoria in cui lui stesso rimase ferito e perse l’uso delle gambe, che all’Ansa ha detto: “È fatta. Credo sia la volta buona. Forse davvero è una buona giornata e – ha aggiunto – non oso pensare che ora possa trovare un escamotage. Sarebbe da scriverci un libro”.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.