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Chef Rubio alla Rai: la proposta di Italia Viva

L’idea è stata proposta dal deputato di Italia Viva e segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi

Chef Rubio alla Rai. Non è uno scherzo bensì l’idea proposta da Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della Commissione di Vigilanza Rai, che su Twitter apre al possibile approdo dello chef anti Salvini: “Chef Rubio lascia Discovery. La Rai avrà il coraggio di proporgli un programma, magari che parli di ultimi e periferie e sappia interessare i giovani? Oppure ci sarà un pregiudizio politico per le sue idee? In questa Rai vengono ingaggiati solo biografi e supporter di Salvini?”.

 

Chef Rubio ha lasciato il gruppo Discovery lo scorso 10 novembre.

L’addio di Rubio a Discovery

Gabriele Rubini ha condotto vari programmi sul gruppo Discovery, tra cui Camionisti in trattoria Alla ricerca del gusto perduto.

Sarebbe stato lo stesso chef a lasciare il programma:

Continuare a girare per gli ascolti non è mai stata e mai sarà una mia peculiarità e farlo mi avrebbe reso infelice e ancora più nervoso di quanto già non fossi”. Quindi, aveva precisato, “quando non mi vedrete più in TV sarà solo perché l’avrò voluto io e non il vostro Dio”.

Chef Rubio è soprattutto famoso per le stoccate ex culinarie rivolte soprattutto a Matteo Salvini e in generale ai sovranisti che avrebbe voluto “eliminare fisicamente”. È conosciuto altresì per i commenti contro Israele e gli ebrei: “I palestinesi vogliono libertà, giustizia e uguaglianza – ha scritto recentemente – È inammissibile che non abbiano uguali diritti, non cessi la vergognosa occupazione israelo-sionista e che i profughi non possano tornare nella loro terra riappropriandosi di ciò che gli è stato tolto!”.

Non sono mancati attacchi precedenti ad Israele che, secondo lo chef “non è una democrazia“, perché una democrazia “non garantisce privilegi sulla base dell’origine etnica“. A sua detta, invece, sarebbe un “nonstato nazista” e gli ebrei il “cancro del mondo“.

Come non dimenticare le critiche davvero tristi contro i poliziotti uccisi nella sparatoria di Trieste: “Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra“, aveva scritto.

 

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.