Non accenna a placarsi la querelle social tra Matteo Salvini e Giorgio Rubini, meglio noto come Chef Rubio. Tematica rovente di discussione è un post pubblicato dal cuoco su Twitter in cui criticava l’atteggiamento degli Israeliani nei confronti dei Palestinesi.
Il tweet incriminato è un video postato nel 2006 in cui si vede un ragazzo ferito che viene portato via dai soldati israeliani, al quale l’ex Ministro dell’Interno ha risposto così: “È ufficiale bisogna riaprire i manicomi“.
Commento poco gradito allo “Chef” che ha attaccato duramente il leader della Lega:
Solo i vigliacchi senza palle come te possono scrivere impunemente con così tanta insensibilità di carcere, detenuti, manicomi e malattie mentali. Prima o poi ci incontreremo faccia a faccia e ti farò vergognare d’esistere”.
Solo i vigliacchi senza palle come te possono scrivere impunemente con così tanta insensibilità di carcere, detenuti, manicomi e malattie mentali. Prima o poi ci incontreremo faccia a faccia e ti farò vergognare d’esistere. No @matteosalvinimi, non sarà dalla D’urso. Spregevole?? pic.twitter.com/iPF9zvH5JN
— Chef Rubio (@rubio_chef) October 21, 2019
Il precedente
Matteo Salvini e Chef Rubio non sono nuovi a questi scontri social. Lo dimostra il commento “poco ortodosso” di Giorgio Rubini sulla sparatoria alla Questura di Trieste nella quale sono morti due agenti di polizia. Commento che peraltro ha suscitato lo sdegno di Rita Dalla Chiesa, che ha risposto duramente alle illazioni dello chef.
A tal proposito Rubio aveva scritto:
Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra”.
In quell’occasione non si era fatta attendere la replicare di Salvini: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio”. Per poi aggiungere: “Non sei uno chef, sei uno stupido”.