Ahed Tamimi, la ragazza neanche maggiorenne simbolo della resistenza contro Israele, è stata rilasciata dopo quasi otto mesi di carcere. La 17enne era accusata per aggressione ed istigazione alla violenza dopo che un video virale la ritraeva schiaffeggiare un soldato israeliano. Il gesto, pare da molte fonti, sia stato motivato dall’uccisione di un parente di Tamimi da parte dell’esercito.
Il tribunale militare che l’aveva condannata – con un tasso di condanna superiore al 95% – ha condannato anche la madre. La famiglia di Ahed, infatti, è molto conosciuta sia in Cisgiordania che in Israele per proteste settimanali nel paese di Nabi Saleh. Nel video incriminato la ragazza diceva (sull’onda delle proteste per lo spostamento dell’ambasciata americana a Gerusalemme):
Spero che tutti prendano parte alle manifestazioni, che sono l’unico modo per raggiungere l’obiettivo. La nostra forza è nelle pietre, e spero che il mondo si unisca per liberare la Palestina, perché Trump ha fatto la sua dichiarazione e deve prendersi le responsabilità di ogni nostra reazione. Ciascuno deve fare la sua parte, accoltellando, lanciando pietre o cercando il martirio: dobbiamo unirci perché il nostro messaggio sia ascoltato.
Ahed Tamimi dice di essere stata bene con le altre prigioniere in carcere e che la “resistenza continuerà fino alla fine dell’occupazione”.
Giorni di protesta in Palestina, arrestato artista italiano
Il conflitto in questi ultimi giorni è ripreso più violento di prima con tensioni alla spianata delle moschee, annunci di nuovi insediamenti israeliani, ma soprattutto l’arresto di un artista italo-olandese Jorit Agoch. Dal suo profilo Facebook l’artista ha denunciato di essere stato arrestato a Betlemme dall’esercito israeliano.
We are in arrest in betlemme from israeli army Who can help us please do it
Gepostet von Jorit am Samstag, 28. Juli 2018
Jorit, molto conosciuto a Napoli per i suoi murales, stava realizzando uno per Ahed Tamimi sul muro al confine tra i due stati. Dice un rappresentante della polizia sull’arresto:
Riteniamo molto grave ogni tentativo di danneggiare e di deturpare la Barriera, sia che si tratti di disegni sia che si tratti di danni fisici concreti. Agiremo per quanto sarà necessario per l’arresto dei trasgressori e per la piena applicazione della legge nei loro confronti.
Fonti vicine all’artista fanno sapere che l’ambasciata italiana è al lavoro per riportarlo in Italia.
Insediamenti Israeliani in Palestina costruiti come vendetta per soldato ucciso