Chi era Qassem Soleimani: generale iraniano ucciso da attacco USA

Perchè è stato ucciso Soleimani e qual è stata la sua carriera militare? Ecco perchè Donald Trump ha ordinato l’attacco in Iran

Il mondo da diverse ore sta interrogandosi sulle conseguenze che l’uccisione del generale Soleimani avrà sull’equilibro degli stati mediorientali e – di rimando – sul rapporto di questi con gli Stati Uniti. Nella mattinata del 3 gennaio Donald Trump, pubblicando su Twitter una bandiera americana, senza alcun tipo di commento, ha annunciato la riuscita dell’attacco e la morte del numero due del regime iraniano.

Soleimani era a capo di uno speciale reparto dell’esercito incaricato di diffondere la cultura e l’egemonia del paese iraniano all’estero. Un dipartimento, la Quds Force, considerato dal Pentagono alla stregua di un’organizzazione “terroristica”.

La potenza e la popolarità del generale era molto forte in patria: erano in molti a credere che sarebbe stato il designato alla presidenza del paese vista anche la sua vicinanza al capo supremo Ali Khamenei. Non sorprende quindi il duro comunicato governativo che ha annunciato la morte del generale:

Onorato comandante supremo dell’Islam, Haj Qassem Soleimani, è stato martirizzato questa mattina dopo una vita di lotta in un attacco condotto da elicotteri americani

Carriera Militare di Soleimani

Uno dei nomi affidati a Soliemani era quello di “comandante ombra”, iniziò a scalare la gerarchia militare a partire dagli anni ’80 quando partecipò alla guerra tra Iran e Iraq. Lo ritroviamo a capo del Niru-ye Qods già alla fine degli anni ’90 e tra i suoi compiti sempre presente quello di accrescere l’influenza iraniana al di fuori dei confini nazionali.

Ebbe un ruolo fondamentale nella lotta all’ISIS, motivo per il quale l’uccisione rimane molto controversa. Collaborò con il siriano Assad per la sconfitta delle truppe del califfato.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.