A volte si pensa in grande: si nutrono delle speranze per dei progetti e si inseguono delle idee che risultano essere nient’altro che chimere. Ma che vuol dire chimera?
Etimologia ed Origine
Chimera deriva dal latino chimaira, dal greco χίμαιρα che significa precisamente capra. Nella mitologia greca Chimera è il nome di una figura mostruosa sempre rappresentata con il corpo e la testa di un leone, una seconda testa di capra che sporge sul suo dorso e una coda di serpente.
Questo mostro non è altro che il frutto dell’unione tra il terribile Tifone, figlio di Gea e Tartaro (Terra e Inferno), che cercò di uccidere lo stesso Zeus attraverso la sua forza smisurata, e la sua altrettanto terrificante consorte Echidna. Ma Chimera non sarà l’unica prole; infatti aveva come fratello un altra figura mitologica anch’essa assai famosa: Cerbero, il cane a tre teste che sorveglia le porte dell’Inferno (tanto per intenderci, Fuffi, il cane che fa la guardia alla pietra filosofale nella Scuola di Magia di Hogwarts, I libro della Saga).
Generalmente Chimera viene raffigurata nell’atto di sputare fuoco dal momento che ai tempi si credeva fosse l’incarnazione delle forze distruttrici della terra, come le eruzioni dai crateri vulcanici o le tempeste. Spiega il Pianigiani nel suo Dizionario Etimologico “era immagine dei fenomeni vulcanici frequenti nella Licia (odierna Turchia) e che perciò immaginavasi gettar fiamme nella bocca”.
Significato
Continua il Pianigiani “Immaginazione strana e senza fondamento; cosa non vera, che pare, ma non esiste, come non esiste la mostruosa Chimera”. Come non esisteva nessun mostro che alitasse lava incandescente all’interno dei vulcani, così il termine oggi assume quel significato di vaneggiamento, di utopia, di idea irrealizzabile perché priva di fondamento.
Si potrebbe infatti dire che sono chimere quelle idee riguardanti il non surriscaldamento globale, la fine del mondo a causa di una pioggia di meteoriti o semplicemente la lavatrice per chi lavava i panni qualche secolo fa.