La celebre discoteca Cocoricò di Riccione e simbolo e della riviera romagnola ha ufficialmente chiuso i battenti, per sempre. Il gruppo Cocoricò è stato infatti dichiarato fallito lo scorso 4 giugno dal Tribunale di Rimini, respingendo la domanda di concordato preventivo. La notizia è stata riporta dal Corriere di Romagna.
Il Cocoricò, noto locale e teatro di divertimento e trasgressione, versava da anni in enormi difficoltà di natura economica e soprattutto giudiziaria, dopo la morte per overdose di un ragazzo sedicenne nel 2015.
Pertanto si terrà il prossimo 25 ottobre la prima udienza fallimentare dove si costituiranno i vari creditori capeggiati dall’Agenzia delle Entrate, al cui centro della presa di posizione ci sarebbe il mancato versamento di imposte.
Lo scorso gennaio il comando riminese della Guardia di Finanza aveva eseguito, su disposizione del Tribunale riminese, un sequestro preventivo nei confronti del locale per un ammontare complessivo di 810 mila euro. L’equivalente delle imposte risultate evase a seguito degli accertamenti effettuati nel 2018 dalle fiamme gialle.
Cocoricò Riccione Chiuso: I precedenti
Tasse non pagate sia all’Erario che al Comune di Riccione, indagini penali condotte a partire dal 2012 dalla Guardia di Finanza per evasione d’Iva, problemi legati ai mancati pagamenti di artisti (tra cui Gabry Ponte che ha chiesto peraltro il sequestro dei marchi Titilla e Memorabilia): possono riassumersi in questi tre punti i principali problemi legati ormai all’ex celebre discoteca di Riccione.