Un vero e proprio tesoro che ammontava a 320 milioni di euro sequestrati a Ciro e Gerardo Di Carluccio, il primo considerato il “cassiere” del Clan Contini di Napoli. I beni sono stati confiscati stamattina dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli. I due fratelli Di Carluccio sono a tutti gli effetti considerati uomini di fiducia del Clan e di Edoardo Contini, capo di un’organizzazione criminale di stampo mafioso che operava in diversi settori.
QUALI SONO I BENI CONFISCATI?
La confisca ha seguito il sequestro emesso nei confronti dei due indagati dal 2015, per le indagini del G.I.C.O. Numerosi sono i beni confiscati, vediamo nel particolare di cosa si tratta:
- 41 impanti di distribuzione carburante, che si trovano nella maggior parte a Napoli e zone limitrofe;
- 3 rivendite di tabacchi, tra Napoli e provincia;
- 20 esercizi commerciali bar, che si trovano tra Napoli ed Avellino;
- 4 oreficerie ubicate tra Napoli e Torre del Greco;
- 3 torrefazioni di caffè nella zona industriale di Napoli;
- 2 società di compravendita immobiliare;
- un’azienda di commercio ingrosso di generi alimentari, igiene persona, corredi e ricami;
- un garage in centro a Napoli;
- 27 immobili (11 case tra le quali una di pregio sita sull’isola di Ischia, e 16 unità commerciali) e un terreno;