Un messaggio che senza mezzi termini si caglia contro il M5S all’indomani dell’uscita del codice di comportamento. E’ quello postato su Facebook dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Lui che è stato uno dei silurati dal Movimento quando fu sospeso non ha badato di certo a giri di parole per scrivere: “Oggi, a distanza di ben sei mesi, è arrivata la conferma di quanto ho sempre fatto notare. Chi tace, piega la testa e non sa formulare un benché minimo pensiero critico è solo uno yesman. E oggi continuo a vedere molti yesman, ma pochi politici con una loro coerenza e una loro autonomia”.
Il primo cittadino di Parma in particolare chiama in causa Luigi Di Maio nel passaggio sugli “yesman”, ma poi aggiunge ricordando la sua questione: “Quando il Movimento 5 Stelle mi aveva sospeso illegittimamente mancava un regolamento sulle sospensioni e uno sul codice di comportamento. Nelle controdeduzioni che mi erano state chieste lo feci notare: impossibile e illegittimo sospendermi se mancano i regolamenti per farlo. Da parte dei vertici silenzio assoluto, lo stesso da parte del direttorio, ora rottamato senza neppure una spiegazione”.
Quindi la logica conclusione del suo intervento che non passerà assolutamente indifferente al Direttorio del Movimento: “Chi fa notare le incongruenze e i gravi errori di una forza politica non è un traditore, né un infiltrato, ma una persona che con onestà intellettuale dice le cose esattamente come stanno, proponendo giuste soluzioni e senza aver paura delle conseguenze di tenere la testa alta”.