Negli ultimi tempi si sente parlare di digital detox, vera e propria tendenza mondiale dettata dalla necessità di ridurre l’eccessivo uso della tecnologia. Non è un caso, peraltro confermato da diversi studi, che si sia creata una vera e propria dipendenza tecnologica, capace di manifestarsi ad esempio nella mania ossessiva di controllare ripetutamente notifiche, messaggi e chiamate, oppure nell’incapacità di distaccarsi dal proprio dispositivo, rimanendo quindi ‘attaccati’ letteralmente ai social network, come se non ci fosse un domani.
Wiko ha redatto una sorta dai guida digitale in collaborazione con l’Accademia della Felicità, società milanese di coaching e formazione. La stessa azienda francese produttrice di smartphone ha infatti elaborato cinque consigli per consentire alle persone di imparare ad utilizzare in modo corretto, misurato e soprattutto consapevole, i propri dispositivi tecnologici. In altre parole, migliorare il rapporto tra uomo e tecnologia, rendendo l’esistenza più leggera e, perché no, maggiormente vivida e autentica.
Dipendenza tecnologica: i cinque consigli
I cinque consigli stilati da Wiko riguardano:
- Scegliere un weekend al mese per spegnere qualsiasi dispositivo tecnologico: quindi niente smartphone, tablet, computer o altro. Se risulta difficile, provate a silenziare lo smartphone per 4 ore o, consiglio, utilizzate la ‘modalità volo’ per rilassarvi;
- Pianificare passeggiate e giornate all’aria aperta con amici e famiglia;
- Caricare il proprio smartphone in un’altra stanza per evitare distrazioni di ogni genere; tanto esistono le antiche ma sempre pronte sveglie;
- Creare una zona comfort da “smartphone free”: ossia scegliere una stanza in cui dedicarsi ad esempio alla lettura o qualsiasi altra attività che esuli dai momenti tech;
- Tenere lo smartphone in borsa o in tasca quando si è fuori, magari in un locale. In questo occasione, prendete coraggio e parlate, comunicate e interagite.