Via ai concorsi leggeri per i precari della scuola. Inizia la riforma voluta dalla ministra Valeria Fedeli per la scuola italiana con un occhio di riguardo per coloro che non hanno un posto fisso all’interno dell’ordinamento scolastico italiano.
CONCORSI LEGGERI: COSA DICE LA QUINTA DELEGA
Ma cosa sono i concorsi leggeri? Bisogna andare a spulciare la quinta delega che è uscita dalle due commissioni Istruzioni di Camera e Senato e nei pareri si legge che “…l’obiettivo è attrarre e preparare alla professione docente persone giovani e competenti nelle loro discipline, eliminando il fenomeno dei lunghi periodi di precariato pre-ruolo”. Da qui l’idea della ministra di organizzare più concorsi a stretto giro di tempo così da rendere stabili le posizioni dei precari che non dovranno per lungo tempo sostare in una sorta di oblio che non trova riscontro nella realtà.
CONCORSI LEGGERI: QUANDO LA PRIMA SELEZIONE?
Il primo concorso stabilito secondo questa regola dei concorsi leggeri è quello previsto per il 2018. Vi possono partecipare neolaureati che abbiano conseguito almeno 24 crediti formativi in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. A quel punto i vincitori del concorso inizieranno il loro percorso nel 2019-2020. I sindacati sono d’accordo con questa sterzata che è stata data anche per cercare di mitigare le forme troppo rigide imposte dalla Buona Scuola.
CONCORSI LEGGERI: COSA SUCCEDE NELLA FASE TRANSITORIA?
Ma ora ci si chiede che succederà nel periodo transitorio? La risposta è dettata sempre nella quinta delega che prevede “…procedure di valutazione e selezione che garantiscano di coprire, in modo regolare e prestabilito, con docenti di ruolo, i posti vacanti e disponibili, di assicurare la continuità didattica, di tener conto di esperienza e titoli di chi già insegna”.