La Corazzata Potëmkin in versione restaurata al Teatro di Cagli
“La Corazzata Potëmkin ” di Ejzenštejn, domenica 28 gennaio 2018 alle ore 17.00 un evento dedicato al grande cinema al Teatro Comunale di Cagli, nelle Marche, con una delle opere più note e importanti della storia della cosiddetta “settima arte”.
La proiezione è accompagnata dalla colonna sonora eseguita dal vivo dal collettivo Edison Studio assieme ai musicisti Vincenzo Core e Giacomo Piermat, con un ampio set strumentale acustico ed elettronico. La proiezione è un’anteprima assoluta con l’ensemble in formazione allargata.
Edison Studio ha composto un accompagnamento musicale completamente nuovo che reinterpreta il film e svela le atmosfere, i sensi e i ritmi segreti del capolavoro di Ejzenštejn. La nuova colonna sonora raccoglie e combina elementi diversi quali musiche, voci, suoni d’ambiente creando un nuovo ed emozionante commento musicale delle
immagini. Le parti vocali sono basate su testi ricavati dalle didascalie originali, recitati da due attori russi.
Affascinante anche l’ambientazione di questa proiezione in anteprima, il Teatro di Cagli che la ospita risale alla fine dell’ottocento ed è uno dei più apprezzati teatri storici delle Marche. Eccellente anche per l’acustica, il teatro offrirà, oltre a quella visiva, anche un’esperienza di ascolto con un profondo coinvolgimento emotivo.
La Corazzata Potëmkin è considerata una delle opere più importanti della storia del cinema per i suoi valori tecnici ed estetici, ma anche uno dei meno visti. Sicuramente mai visto in questa versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Un restauro che ha restituito splendore alle immagini di Ejzenštejn. Il film, realizzato in Russia nel 1925, celebra la rivolta dei marinai e della città di Odessa avvenuta nel 1905.
Quanti conoscono La corazzata Potëmkin? Probabilmente tutti. Quanti lo hanno davvero visto? Più difficile a dirsi. E quanto dura davvero? Un’oretta e qualcosa, molto meno dei 92 minuti di applausi ricevuti dal ragionier Ugo Fantozzi nella più celebre ribellione della sua lunga saga di soggiogato.
La corazzata Potëmkin è il meno visto tra i film leggendari. Ed è probabilmente quello che più ha influenzato l’opera dei cineasti, da Dreyer a Hitchcock, da Visconti a Godard. Non è esistito nella storia del cinema un cineasta così coraggioso, così censurato, così sperimentale come Ejzenštejn.
Questo film straordinario rappresenta, secondo Klejman, il culmine dell’avanguardia artistica novecentesca perché Ejzenštejn fa dialogare le scoperte dei nuovi movimenti artistici e la tradizione classica.
“Nella primavera del 1925 la censura tedesca tentò di impedire l’uscita in sala del Potëmkin temendo che un film sulla Rivoluzione del 1905 in Russia potesse suscitare sentimenti rivoluzionari in Germania con la sua forza emotiva. In gran parte dell’Europa, dell’Asia e dell’America meridionale i censori non si mostrarono meno miopi e timorosi dei colleghi tedeschi, tanto che Bronenosec Potëmkin fu a lungo interdetto. Solo dopo la
Seconda guerra mondiale tornò a circolare. All’esposizione di Bruxelles del 1958 figurava in testa alla classifica dei dodici migliori film di tutti i tempi, e da allora è considerato un capolavoro indiscusso d’importanza mondiale. Oggi Bronenosets Patyomkin ci appare non meno vivo e coinvolgente di novant’anni fa. E la tematica principale del film conserva tutta la sua attualità: accanto alla Libertà e all’Uguaglianza dell’umanità è necessaria la fratellanza, la rinuncia alla violenza, il riconoscimento del legame che lega tutti noi sulla Terra.”
Grazie all’impegno profuso dagli archivi di Russia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti e al lavoro di storici del cinema e registi è stato possibile ripristinare le versioni originali del film di Ejzenštejn.