Tra le annose vicende del delicato quadro internazionale, quella legata alla Corea del Nord sta catturando l’attenzione di molti. Oggi una nota del ministero degli Esteri della Cina ha invitato tutti ad abbassare i toni dopo lo scambio di minacce tra il presidente americano Trump e il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Secondo fonti dell’intelligence americana la Corea del Nord sarebbe oramai giunta a dotarsi di una testata nucleare miniaturizzata, cosa che ha portato Trump ad alzare nuovamente i toni minacciando ”fuoco e furia” nei confronti di Pyongyang.
Scontro Corea del Nord-USA
Non nascono di certo oggi le ostilità tra Corea del Nord e USA dovute alle spavalde provocazioni di Kim Jong-un e alle risposte di Trump che, come al suo solito, non sono mai particolarmente improntate al dialogo e alla mediazione. Negli ultimi giorni il Consiglio di Sicurezza Onu ha applicato nuove pesanti sanzioni nei confronti della Corea del Nord, ma, se davvero Pyongyang dovesse essersi dotato di un missile nucleare in grado di colpire bersagli a oltre 10.000 km di distanza, la Corea del Nord entrerebbe nel club delle potenze nucleari, acquisendo tutt’altro valore nel confronto con gli americani. La situazione a livello diplomatico è molto complicato e l’unica speranza è che non si passi dalle schermaglie verbali a quelle belliche.
E la Cina?
In tutto ciò la Cina ricopre un ruolo non da poco: infatti, il gigante asiatico è il vero grande protettore di Kim Jong-un il quale può permettersi toni tanto aspri nei confronti di una potenza come quella americana solo grazie alla strategica alleanza con la Cina. In realtà Pechino può anche rappresentare un freno alle ambizioni del dittatore coreano e, pertanto, ricopre un ruolo importantissimo in questa delicata partita a scacchi in cui i due contendenti stanno esacerbando i toni, facendo temere uno scontro che potrebbe essere molto rischioso per tutti. Come detto, la Cina ha tenuto a chiedere un abbassamento dei toni con le seguenti parole contenute in una nota del ministero degli Esteri: “Ci auguriamo che tutte le parti rilevanti parlino con cautela e si muovano con prudenza, evitando di provocarsi a vicenda e un’ulteriore escalation della tensione, battendosi per il ritorno quanto prima possibile al corretto binario del dialogo e dei negoziati“.