Un piano per rilanciare l’economia del Paese. Si riassume così il documento di ben 121 pagine intitolato “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022” redatto dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato Vittorio Colao e consegnato alla presidenza del Consiglio. Il documento, denominato “piano Colao”, è un elenco di 102 proposte che nelle prossime ore sarà al vaglio del governo.
Colao era stato nominato dal governo lo scorso aprile per presiedere il gruppo incaricato di coordinare e gestire il passaggio alla “fase 2” della lotta alla pandemia del coronavirus.
I sei punti del piano Colao
Il piano Colao si suddivide in sei macro-aree di intervento:
- Impresa e lavoro;
- Infrastrutture e ambiente;
- Turismo, arte e cultura;
- Pubblica amministrazione;
- Istruzione, ricerca e competenze;
- Individui e famiglie.
Per ogni iniziativa sono peraltro indicate anche le logiche, le fonti di funding e i tempi di lancio.
Impresa e lavoro
Il contagio da Covid non rientra tra le responsabilità penali del datore di lavoro: questo è il primo punto fissato in questa sezione. A ciò si aggiunge la riduzione del costo di turnazione, gli straordinari e l’introduzione di altri strumenti organizzativi che possono aiutare le imprese a rilanciarsi.
Prende campo l’ipotesi di rafforzare lo smart working, un fenomeno che la pandemia ha accelerato. Per questo, in virtù di questa “accelerazione forzata”, non si esclude l’adozione di una disciplina legislativa dello Smart Working per tutti i settori, le attività e i ruoli compatibili, sia nella pubblica amministrazione che nel privato. Si ipotizza anche un accesso preferenziale allo smart working per i genitori di figli fino a 14 anni.
Altre misure proposte concernono il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza, in deroga al Decreto Dignità, il rinvio del pagamento delle imposte, misure di accesso alla liquidità per le imprese. Poi probabili incentivi agli aumenti di capitale, rendendo l’Ace più attrattiva e introducendo in tal modo una “Super Ace” per le imprese che investono in tecnologia green.
Non si escludono provvedimenti per contrastare il fenomeno del lavoro nero e nuovi strumenti per promuovere le aggregazioni tra imprese, soprattutto di piccole dimensioni, defiscalizzando alcune delle procedure.
Infrastrutture e ambiente
Il piano Colao propone tra le altre la semplificazione della Pubblicazione amministrazione, la creazione di una rete per le infrastrutture e il recupero del digital divide. A proposito di quest’ultimo punto, un piano nazionale per la rete in fibra ottica che coinvolga gli edifici della Pubblica amministrazione, lo sviluppo della rete 5G, voucher per l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti. Un capitolo a parte merita la promozione del trasporto sostenibile a partire dai mezzi pubblici e incentivi per la conversione verso i biocarburanti.
Turismo, arte e cultura
Si prevede l’istituzione di un “Presidio Turismo Italia” che lavori per il rilancio del settore turistico nei prossimi tre anni e che lavori a un Piano turismo Italia per sviluppare l’offerta nel paese mediante l’analisi dei dati e il miglioramento di qualità, sicurezza e competitività. Il piano contempla anche una serie di misure e incentivi per il sistema ricettivo e dei prodotti turistici.
Pubblica amministrazione
Un capitolo a parte merita la Pubblica amministrazione per la quale il piano Colao ha valutato le seguenti opzioni: riforma della responsabilità dirigenziale da vincolare ai risultati della gestione e nei casi di danno erariale (senza dolo) sia la stessa amministrazione di appartenenza a pagare e ampliamento dell’applicabilità della autocertificazione e dei meccanismi di silenzio assenso.
Infine, l’ultima parte del capitolo è dedicata al Digital health nazionale, ovvero un ecosistema digitale della salute che connetta tutti i soggetti della filiera supportato da un sistema di monitoraggio in tempo reale. Sarebbe uno strumento da adoperare anche per la rilevazione, il controllo e la risposta ad eventuali nuove pandemie.
Istruzione, ricerca e competenze
Il piano Colao propone una serie di misure per migliorare l’istruzione. Si parte dalla modernizzazione del sistema della ricerca e delle università che si avvicini alle eccellenze straniere. Passando poi alla scuola superiore, si pensa a un programma didattico sperimentale sulle competenze digitali, che vedono l’Italia fanalino di coda tra i paesi Ue. E poi, programmi per l’orientamento degli studenti e per il riallineamento tra domanda e offerta di competenze, in modo da favorire l’ingresso nel mondo del lavoro.
Individui e famiglie
Il piano spinge per il welfare di prossimità con l’istituzione di presidi fisici multiservice nei territori che rispondano alle nuove marginalità emerse con la crisi coronavirus. Tra le varie novità si annoverano anche un piano di inclusione per la disabilità, il sostegno all’occupazione femminile e alla lotta alla disparità di genere. Dulcis in fundo, un piano nazionale per lo sviluppo di nidi con l’obiettivo di raggiungere il 60% dei bambini da 0 a 3 anni.