Cos’è e a cosa serve il condensatore di un auto?

Il condensatore è un dispositivo che si trova nei motori elettrici monofase e che può servire sia per l’avviamento sia per il funzionamento. I condensatori del primo tipo trovano impiego per garantire al motore l’impulso iniziale (di avviamento, appunto), in modo tale che venga innescata la rotazione fino a quando il sistema non raggiunge circa il 75% della sua normale funzione. Soltanto a questo punto entra in azione un relé elettronico che disconnette il condensatore dal circuito.

condensatore auto

Immagine tratta da autoparti.it

I condensatori del secondo tipo (di funzionamento) servono invece durante la marcia per aumentare la potenza e quindi la resa del motore. La necessità di un condensatore è pertanto strettamente collegata alla creazione di un campo magnetico, indispensabile per consentire al motore di funzionare al meglio, minimizzando i tempi morti.

Una volta che il motore ha raggiunto il 75% della normale velocità di rotazione, il condensatore viene scollegato per poi tornare in funzione a una nuova accensione, per migliorare le prestazioni dell’apparecchio.

Che tipo di difetti ha un condensatore?

Il guasto più comune di un condensatore dipende dalla temperatura in quanto, trattandosi di strumenti metallici (quasi sempre in alluminio), può succedere che si surriscaldino e si inattivino.

Nei modelli elettrochimici è possibile che intervenga una rottura in seguito a eccessiva pressione interna, che a sua volta incide sull’equilibrio del dispositivo.

Se infatti la pressione si alza eccessivamente si può generare evaporazione della soluzione con diminuzione della funzionalità operativa.

Spesso succede che anche le modificazioni di tensione (Δt) contribuiscano a innescare un transitorio black-out con ripercussioni meccaniche, un fenomeno che di solito accade durante il trasporto e lo stoccaggio degli apparecchi.

Quali sono le cause del guasto del condensatore?

Trattandosi di un dispositivo elettronico, i principali guasti a cui un condensatore può andare incontro sono di tipo elettrico, derivanti da collegamenti inefficaci tra il relé e l’albero meccanico.

Il condensatore è un accumulatore di corrente e quindi un altro motivo di rottura può derivare da un eccessivo carico di stimolazione meccanica, che può essere anche responsabile di un arresto funzionale.

Tenendo conto che il suo ruolo è quello di fornire energia aggiuntiva, la principale causa di malfunzionamento è spesso provocata da un surplus di richieste, che non possono venire realizzate.

Come diagnosticare correttamente un condensatore?

Un condensatore guasto generalmente ha perduto (parzialmente oppure totalmente) la sua capacità di accumulo e pertanto non è più in grado di far funzionare il motore.

Per evitare simili situazioni è necessario effettuare periodici controlli che, tramite specifici test diagnostici, consentono di identificare la criticità presente. Generalmente vengono utilizzati dei tester che, a seconda della potenza del condensatore, agiscono in maniera differente inviando stimolazioni con diversi indici di avviamento (misurati in microfarad).

Nel momento in cui si identifica il guasto è indispensabile intervenire con tempestività per ripristinare l’assetto normale, dato che quanto maggiore è il tempo in cui il dispositivo rimane “out”, tanto più lungo è il tempo di ripristino.

Tuttavia i più moderni e perfezionati tester permettono di diagnosticare con un ottimo margine di precisione qualsiasi guasto anche dopo pochi minuti.