Operazione anti-assenteismo a Cosenza, dove i Carabinieri hanno disposto misure cautelari, 4 sospensioni e 14 obblighi di presentazione ad alcuni dipendenti degli uffici di Rogliano dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Le indagini sono scattate dopo alcune segnalazioni.
Andavano a fare la spesa, ad occuparsi di altre facende private e addirittura a giocare con le slot machines durante gli orari lavorativi, 18 tra medici e dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Secondo quanto raccolto nelle indagini dei Carabinieri di Roglilano, ogni giorno qualcuno di occupava di timbrare il cartellino di tutti, in modo da poter essere poi liberi di fare i propri comodi senza alcuna preoccupazione. Alcuni, tra medici e dimendenti, usavano dunque il tempo per portare i figli a scuola, svolgere faccende private, tornare tranquillamente a casa o fare visite come come studio medico privato, durante l’orario lavorativo.
I provvedimenti delle misure cautelari, delle sospensioni e degli obblighi di presentazione, sono stati emessi da gip del Tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, su richiesta del sostituto procuratore di Cosenza, titolare del fascicolo Giuseppe Cava, del Procuratore Mario Spagnuolo e dell’Aggiunto, Marisa Manzini. L’ennesimo caso di assenteismo sul lavoro che accade in Italia, i così detti “furbetti del cartellino” sono stati ancora una volta smascherati.