Cosenza, Rifugiati sfruttati per lavori agricoli: 14 arresti

Bitonto Carabinieri Sparatoria

Sfruttavano i rifugiati per farli lavorare nei campi nei lavori agricoli. 14 persone a Cosenza sono state intercettate dal carabinieri e arrestate per sfruttamento dei rifugiati che erano ospiti dei centri di accoglienza della zona. Uomini e donne venivano sfruttati come braccianti agricoli.

RIFUGIATI SFRUTTATI NEI CAMPI A COSENZA: 14 ARRESTI

Questa mattina un blitz dei carabinieri di Cosenza ha portato alla luce il fatto. Sono 14 le misure cautelari messe in atto nei confronti di altrettante persone accusate di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, abuso d’ufficio e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In parole semplici, i rifugiati venivano raccolti dai centri di accoglienza e portati nei campi e nelle serre a prestare servizio come braccianti nei lavori agricoli. Un abuso che va contro ogni legge, e che è praticamente sfruttamento. I responsabili dei centri di accoglienza, sono anche accusati di manipolazione dei fogli presenza dei rifugiati.

I CENTRI DI ACCOGLIENZA DI CAMIGLIATELLO SILANO

I rifugiati sfruttati, per la maggior parte senegalesi, nigeriani e somali, venivano prelevati da due centri di accoglienza di Camigliatello Silano, in provincia di Cosenza, e portati a lavorare nei campi di patate o fragole nella Sila cosentina. Altri invece, venivano addirittura impegnati come pastori per badare agli animali al pascolo.