Decreto Liquidità 6 Aprile 2020, il testo in pdf

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Tra le altre misure previste spiccano l’estensione delle garanzie per garantire liquidità ad aziende, negozi, professionisti e partite Iva, nuovo stop delle scadenze fiscali per sostenere il tessuto produttivo e il rafforzamento del Golden Power per tutelare il made in Italy

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato nella conferenza stampa di questa sera l’importante approvazione da parte del Cdm di un nuovo pacchetto economico per fronteggiare l’emergenza coronavirus e tutelare le imprese. Il nuovo decreto legge ‘Liquidità Imprese’ (Misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di disciplina dei termini in tema di consultazioni elettorali e di giustizia), spiega il premier, ha l’obiettivo di garantire “liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco”. Esso è entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Decreto Liquidità 6 aprile: le misure previste

Ulteriori dettagli sulle misure adottate nel nuovo decreto legge sono chiariti nel comunicato stampa 6 aprile 2020 n.39, diffuso dopo il Cdm.

Essi sono raccolti in 5 macro-aree, quali:

  1. Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti;
  2. Misure per garantire la continuità delle aziende;
  3. Incremento di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e degli obblighi di trasparenza in materia finanziaria;
  4. Misure fiscali e contabili;
  5. Ulteriori disposizioni.

Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti

Lo Stato predispone una serie di “garanzie” per un totale di circa di 200 miliardi di euro concesse attraverso SACE, una società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo-finanziario. L’obiettivo è aiutare le banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma.

Suddetta garanzia dovrà coprire a sua volta tra il 70% e il 90% dell’importo finanziario, a seconda della dimensione dell’impresa. In più è subordinata a una serie di condizioni: impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi 12cmesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia.

In particolare:

  • imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro ottengono una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto; è prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia;
  • imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro ottengono l’80% di copertura;
  • imprese con un fatturato al di sopra dei 5 miliardi ottengono una copertura del 70%;
  • l’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda;
  • per le piccole e medie imprese, comprese anche quelle individuali o partite Iva, sono riservati 30 miliardi e l’accesso alla garanzia rilasciata da SACE sarà gratuito, ma pur sempre subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

Altre misure previste sono:

  • rafforzamento del Fondo di Garanzia per le p.m.i., che consente di incrementare sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti;
  • semplificazione delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fond;
  • rafforzamento del sostegno pubblico all’esportazione;
  • introduzione di un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%, così da liberare fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell’export.

Misure per garantire la continuità delle aziende

Lo scopo è assicurare l’attività delle aziende nella fase dell’emergenza, con particolare attenzione a quelle che prima della crisi erano in regola e presentavano una equilibrata prospettiva di continuità aziendale.

Tale intervento avviene in tre modi:

  1. in sede di redazione del bilancio in corso, valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso;
  2. disattivando le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale;
  3. favorendo il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società e, quindi, disattivando in questa fase i meccanismi che in via ordinaria li pongono in secondo piano rispetto ai creditori.

Quanto alla questione del fallimento, le misure saranno adoperate per:

  • sottrarre le imprese all’apertura del fallimento e alle altre procedure fondate sullo stato di insolvenza, sino a quando durerà l’emergenza;
  • sterilizzare il periodo dell’emergenza ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori.

Incremento di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e degli obblighi di trasparenza in materia finanziaria

Il Golden Power è lo scudo normativo atto a evitare che le imprese italiane siano acquistate da capitali stranieri. Il premier ha spiegato a tal proposito: “Attraverso il potenziamento del golden power potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. È uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue”.

Le norme approvate:

  • anticipano, con effetto immediato – e nelle more dell’attuazione del decreto attuativo – l’ampliamento dell’ambito di intervento oggettivo della disciplina golden power ai settori di rilevanza strategica del Regolamento europeo n. 452/2019, consentendo così di sottoporre alla preventiva autorizzazione le operazioni rilevanti relative, tra l’altro, ai settori finanziario, creditizio e assicurativo, alle infrastrutture e tecnologie critiche, tra cui l’energia, i trasporti, l’acqua e la salute, alla sicurezza alimentare, all’accesso a informazioni sensibili, compresi i dati personali, all’intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, la cibersicurezza, nonché le nanotecnologie e le biotecnologie;
  • prevedono la possibilità per il Governo di aprire il procedimento d’ufficio, se le imprese non assolvono agli obblighi di notifica previsti;
  • estendono fino al 31 dicembre 2020 il campo di applicazione della disciplina dei poteri speciali anche ad operazioni intra-europee che richiederanno la preventiva autorizzazione del Governo, nel caso di acquisizione del controllo di asset rientranti nei settori sopra descritti; invece nel caso di operazioni extra-europee, l’ampliamento, sempre transitorio, riguarderà anche le acquisizioni di partecipazioni superiori al 10% da parte di soggetti non appartenenti all’Unione europeo, se superiori alla soglia di un milione di euro.

Quanto alla trasparenza finanziaria, è prevista l’integrazione degli obblighi di trasparenza disciplinati dall’articolo 120 del TUF (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria): la CONSOB potrà abbassare le transitoriamente le soglie al 5% rilevanti per le comunicazioni e ampliare anche il novero delle imprese che ne sono soggette, includendovi le società ad azionariato diffuso.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.