Dentsu Giappone, Presidente si dimette dopo suicidio dipendente

Caso esemplare che arriva dal Giappone, dove il presidente della Dentsu si dimette dopo il suicidio di un dipendente. Un comportamento dell’azienda contrario ai diritti dei lavoratori, e così Tadashi Ishii, chief Dentsu ha rassegnato le proprie dimissioni a causa del decesso di una giovane dipendente di soli 24 anni.

La giovane lavoratrice della Dentsu si è tolta la vita a dicembre 2015 a causa di orari di lavoro eccessivamente massacranti. Questo tipo di morte, in terra nipponica, è chiamata “karoshi”, “morte da eccesso di lavoro”Sono circa 2000 ogni anno i giapponesi che si suicidano per orari di lavoro.

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Il presidente dimissionario Tadashi Ishii ha comunicato ufficialmente questo a nome dell’azienda: ”Siamo spiacenti di non essere stati in grado di prevenire un’abitudine ad orari eccessivamente lunghi per i nostri dipendenti. Mi assumo tutta la responsabilita’ e offro le mie piu’ sentite scuse”. Ora si è dimesso, dimostrazione che in Giappone chi sbaglia paga davvero.

Scritto da Giorgio Billone

Sono nato e vivo a Palermo, dove studio Scienze della Comunicazione. Grande appassionato di cinema e sport, ma senza tralasciare cronaca e televisione. Qualcuno che la sa lunga ha detto: "Una notizia dovrebbe essere come una minigonna su una bella donna. Abbastanza lunga per coprire il soggetto, ma abbastanza breve per essere interessante".