Augusto Minzolini presenterà le dimissioni da senatore. L’ex direttore del Tg1 aveva annunciato la sua decisione già nella giornata di ieri, quando il Senato ha respinto la sua decadenza, votata dopo la condanna per peculato. “Ho vinto la mia battaglia, ora mi dimetto”, aveva dichiarato.
“Se la Camera avesse approvato la legge passata al Senato due anni fa, io non sarei stato condannato in secondo grado da un magistrato che era stato in politica con il Pd”, ha sostenuto Minzolini in un’intervista a La Repubblica. Ma il Movimento 5 Stelle sta cavalcando il voto a Palazzo Madama sulla mancata decadenza del giornalista. “Renzi ha perso definitivamente la faccia, non potrà più parlare di legalità e giustizia“, ha dichiarato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio.
DIMISSIONI MINZOLINI, TEMPI LUNGHI
Le dimissioni di Minzolini non porteranno all’automatico abbandono di Palazzo Madama. Il regolamento del Senato, infatti, prevede che debbano essere calendarizzate e discusse. E la prassi vuole che i senatori respingano le dimissioni di un loro collega. È diventato simbolico il caso di Giuseppe Vacciano, ex 5 Stelle, che vorrebbe lasciare la politica. Ma per tre volte l’Aula ha respinto la sua richiesta. Insomma, non è da escludere che Minzolini possa restare in carica fino alla fine della legislatura, visto che comunque la scadenza naturale del mandato arriverà nel 2018.