Il ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli ha oggi formato il decreto che darà il via alla sperimentazione in 100 scuole di un corso di studi che porti al diploma in 4 anni. Vi sarà un bando con criteri improntati all’innovazione tecnologica e l’efficienza per scegliere le scuole che potranno dar vita a questo nuovo corso di studi scolastici abbreviato. Le domande potranno essere presentate dall’1 al 30 settembre e ogni scuola non potrà avere più di una classe aderente a questo nuovo progetto.
Diploma in 4 anni? ora si può
A questa sperimentazione potranno partecipare sia licei che istituti tecnici, ma, nonostante l’anno in meno, dovrà comunque essere garantito il pieno conseguimento di tutti gli obiettivi didattici tipici di ogni istituto, se è necessario, anche con un incremento di orario. Potranno aderire a questo progetto anche le scuole paritarie, l’importante è che il progetto presentato presenti un alto grado di innovazione e un forte utilizzo di nuove tecnologie e laboratori. La sperimentazione ovviamente partirà dal prossimo anno scolastico.
Il diploma in 4 anni a cosa serve?
L’iniziativa nasce certamente dall’idea di permettere ai ragazzi di immettersi un anno prima nel mondo del lavoro o, comunque, di permettere loro di iniziare il percorso di studi universitario in anticipo per trovarsi poi avvantaggiati. Come idea non risulta affatto bislacca, ma resta un dubbio: sarà possibile sopprimere un anno senza inficiare il livello di preparazione finale che spesso sembra già molto basso? Inoltre, al di là di questo, in molti si chiedono se sia davvero questa la mancanza principale del sistema scolastico italiano che da anni riceve tagli e si trova ad andare avanti solo grazie a pochi ”missionari” che devono fronteggiare una società che non ripone più alcuna importanza nell’istruzione. Staremo a vedere i risultati che questa sperimentazione porterà, ma è difficile aspettarsi un cambio di rotta drastico.