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Elezioni Emilia Romagna 2020: Candidati, Sondaggi e Legge Elettorale

Le elezioni regionali in Emilia Romagna si svolgeranno domenica 26 gennaio. Ecco chi sono i sette candidati

Domenica 26 gennaio si svolgeranno le elezioni regionali in Emilia Romagna per decretare il nuovo governatore che sostituirà l’uscente Stefano Bonaccini, nuovamente candidato del centrosinistra che cercherà di ottenere il secondo mandato consecutivo, sebbene non ci sia un accordo col Movimento 5 Stelle, reduce dal flop del voto in Umbria.

Elezioni Emilia Romagna 2020: i Candidati

Sono sette gli aspiranti governatori che si contenderanno i seggi il 26 gennaio.

I sette candidati con relativi partiti o liste sono:

  • Lucia Borgonzoni: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo – Il Popolo della Famiglia, Borgonzoni Presidente, Giovani per l’Ambiente;
  • Stefano Bonaccini: Partito Democratico, Europa Verde, +Europa, Volt, Emilia Romagna Coraggiosa, Bonaccini Presidente;
  • Simone Benini: Movimento 5 Stelle;
  • Stefano Battaglia: Movimento 3V;
  • Laura Bergamini: Partito Comunista;
  • Marta Collot: Potere al Popolo;
  • Stefano Lugli: L’Altra Emilia Romagna.

Elezioni Emilia Romagna 2020: i Sondaggi

Testa a testa tra centrodestra e centrosinistra. Questo è quanto emerge dai sondaggi politici effettuati che hanno visto il candidato di centrosinistra Stefano Bonaccini in testa, seppur con uno scarto minimo, cui segue Lucia Borgonzoni.

Elezioni Emilia Romagna 2020: la Legge Elettorale

In Emilia Romagna si voterà con una nuova legge elettorale, modificata il 23 luglio 2014. In occasione delle Regionali, ci sarà l’elezione diretta del governatore senza nessun ballottaggio: infatti il candidato che otterrà anche solo un voto in più rispetto ai suoi avversari sarà il vincitore.

La governabilità in Consiglio è garantita solo quando alla lista o più liste che appoggiano il concorrente più votato sarà assegnato un premio di maggioranza, ovverosia 27 seggi su un totale di 50.

Possono essere eletti 40 consiglieri con un metodo proporzionale sulla base di liste circoscrizionali, mentre 9 con sistema maggioritario nelle singole circoscrizioni. Invece il seggio restante è riservato al vincitore.

Per di più sarà possibile effettuare un voto disgiunto, per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate.

Infine, la soglia di sbarramento è prevista al 3% per le liste non coalizzate e al 5% per quelle invece coalizzate.

 

 

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.