I risultati delle elezioni in Olanda si annunciano incerti alla vigilia del voto con il calo di Geert Wilders, candidato come primo ministro del Partito delle libertà (PVV), l’estrema destra olandese. Eppure premier Mark Rutte, leader del Partito per la libertà e democrazia (VDD), era dato quasi per sicuro sconfitto fino a qualche settimana fa. Ma ora, stando agli ultimi sondaggi, è in grande risalita: dovrebbe vincere le elezioni con il 20% dei voti e 25/26 seggi, utili a ottenere la maggioranza nella Camera Bassa olandese.
I SONDAGGI SULLE ELEZIONI IN OLANDA
Il recupero di Rutte è solo un modo per limitare i danni: attualmente il partito del premier ha 43 seggi a disposizione. Quindi, comunque vada, dovrà fare i conti con un pesante calo di deputati. Male vanno anche gli alleati della coalizione al governo: i laburisti del vicepremier Lodewijk Asscher e del ministro dell’economia (anche presidente dell’Eurogruppo) Jeroen Dijsselbloem (PvdA), rischiano di perdere più di due terzi della loro rappresentanza parlamentare. I sondaggi indicano che al massimo potranno ottenere 12 deputati: un tracollo rispetto agli attuali 38.
OLANDA: ALLE ELEZIONI DELUSIONE WILDERS
Geert Wilders avrebbe dovuto trionfare alle elezioni in Olanda. Ma i risultati rischiano di dargli l’ennesima amarezza. Il leader islamofobo e anti-euro è destinato ad aumentare la sua pattuglia alla Camera (almeno 8 deputati in più). Ma con 23 parlamentari non avrebbe speranze di poter guidare il Paese. Al massimo avrà più voce in capitolo come opposizione. Ma chi può essere il vero vincitore delle elezioni olandesi? Il volto nuovo è Jesse Klaver, leader di successo del partito dei Verdi di sinistra (GroenLinks). I sondaggi annunciano una eccezionale ascesa con il suo partito che potrebbe diventare il terzo, sfiorando i 20 deputati. E diventando fondamentale per la formazione del nuovo governo.