Mancano meno di 45 giorni alle Elezioni Politiche 2018 del 4 Marzo e i dati sull’astensione sono sempre più elevati: con ogni probabilità verrà toccato il record negativo di presenze al seggio elettorale. La percentuale dell’astensione, secondo recenti sondaggi, è più alta tra i ragazzi nella fascia di età 18-25. Ovvero di tutti coloro che si trovano a votare per la prima o la seconda volta alle elezioni politiche.
Delusione, poca chiarezza nelle proposte e la percepita lontananza della politica sono le cause principali. Ma bisogna considerare anche centinaia di migliaia di studenti fuorisede sono interdetti dal voto, come anche i lavoratori che risiedono in una regione diversa da quella di residenza.
Secondo una recente stima sono circa 2 milioni gli italiani che, pur vivendo nei confini nazionali, non possono votare se non tornando al proprio seggio. Una cifra enorme, capace di spostare l’ago della bilancia nel conteggio dei voti, e quindi della rappresentanza politica in Parlamento.
Elezioni Politiche 2018, la legislazione del voto fuorisede
Non esistono attualmente leggi che garantiscono l’esercizio di voto, se non le tariffe agevolate che alcune compagnie di trasporto (alcune, non tutte) applicano ai viaggi. Ad esempio Trenitalia (solo a patto di stringenti condizioni) applica fino al 60% di sconto sul prezzo base, stessa cosa per Alitalia (esclusi i voli in continuità territoriale, se ne facciano una ragione gli elettori sardi).
È stato calcolato dall’ On.Andrea Mazziotti, Presidente della Commissione Affari Costituzionali, che i rimborsi viaggi (pagati con soldi pubblici) sono più onerosi rispetto alla possiibilità di consentire il voto fuori sede. Dal 2004 al 2009 (ultimi dati disponibili), lo Stato ha speso 30 milioni di euro in rimborso spese.
Elezioni Politiche 2018: proposte e prospettive per il voto
Sono molte le nazioni democratiche che adottano un sistema per favorire il voto a chi è lontano da casa. Ad esempio il voto postale, già attivo per gli italiani all’estero iscritti all’AIRE, oppure attivo in Germania (circa il 25% degli aventi diritto ne fa attualmente uso). Si era prospettata anche l’ipotesi dell’ early vote, ovvero del voto presso la prefettura della città di domicilio, facendo il modo che ci sia correttezza e piena legalità nell’esercizio del voto.
Ma anche questa proposta non è andata in porto, quindi chi può inizi a prenotare il biglietto del treno, chi non può – citando le parole del beneamato Bettino Craxi – andasse al mare.