Cinque funzionari della Enel, azienda multinazionale produttrice e distributrice di energia elettrica e gas, sono stati arrestati a Brindisi per presunte tangenti. La Guardia di Finanza ha dunque eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per corruzione nell’abito di appalti della centrale Enel “Federico II”. I cinque arrestati sono stati destinati, uno in carcere e gli altri quattro agli arresti domiciliari.
ENEL: TANGENTI ALLA CENTRALE DI BRINDISI
Le accuse sono state mosse verso funzionari e dirigenti della centrale Enel “Federico II” di Brindisi, i quali si sono macchiati di corruzione e tangenti nell’ambito di alcune gare di appalto per lavori eseguiti dalla centrale stessa. Nel particolare sono 5 i funzionari e i dipendenti accusati, a vario titolo, di aver dato denaro o altre utilità in cambio di appaliti di milioni di euro. Dei 5 arrestati uno è stato portato in carcere, in stato di custiodia cautelare, gli altri invece sono agli arresti domiciliari.
Purtroppo solo uno dei tanti casi che coinvolgono grandi aziende, che sempre più spesso vengono sporcate dalle azioni disoneste di funzionari e dirigenti corrotti. Molto accurato il lavoro della Guardia di Finanza che, dopo aver accertato le accuse, ha proseguito con gli arresti questa mattina, 5 maggio 2017, a Brindisi.